Di cosa parliamo – Domani ricorrerà il primo anniversario della tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola, travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga pesante come 4mila tir a pieno carico. Delle 40 persone presenti nell’albergo, 11 furono salvate dai soccorritori, che scavarono per due settimane nella neve, nei detriti e nel fango. Ventinove le vite spezzate dalla terribile slavina. Tra le vittime, Jessica Tinari, estetista vetiquattrenne di Vasto, e il suo ragazzo, Marco Tanda, 25 anni, primo ufficiale della Ryanair. Zonalocale ha chiesto agli amici di Jessica, che con lei hanno condiviso anche l’impegno politico, di raccontare le emozioni di allora e di oggi. (La prima foto ritrae gli amici di Jessica in occasione di una manifestazione a Palazzo d’Avalos con la ministra Madia).
VASTO – “E’ passato un anno da quel maledetto giorno che ha segnato in modo indelebile le nostre vite. La notizia alla Tv, il susseguirsi di telefonate… Pochi minuti e la paura è diventata una realtà: la nostra amica Jessica era dispersa sotto cumuli di neve e macerie, insieme al suo amato Marco. I giorni delle ricerche sembravano interminabili e la speranza si affievoliva, ma non si rassegnava, fino all’arrivo della notizia che non avremmo mai voluto ricevere.
Si è aperta allora una ferita profonda, di cui porteremo le cicatrici per tutta la vita, e che ha lasciato un vuoto incolmabile.
Per Jessica erano mesi particolari, di gioie e paure. Erano mesi in cui nei sui occhi leggevamo lo sforzo di immaginarsi il futuro e la soddisfazione di aver concluso gli studi, in cui i pensieri si caricavano di aspettative e il desiderio di un lavoro e di una vita con Marco cercavano di ritagliarsi un angolo di Città.
E’ difficile accettare quello strappo improvviso del destino, inaccettabile. E’ difficile trovare le parole per raccontare i sogni di una ragazza a 24 anni…
Più semplice oggi, che la sua mancanza pesa sul cuore, raccontare di lei attraverso la forza del suo sorriso. Un sorriso semplice e sincero, da cui abbiamo imparato la bontà, la lealtà e l’amicizia vera. Più semplice scrivere della sua educazione esemplare, del suo impegno sociale, della sua disponibilità disinteressata… quella che ha l’unico fine di costruire qualcosa, mettendo al centro i rapporti umani.
Certo la neve non ha potuto trascinare con sé tutto. Non ha potuto cancellare l’essenza di Jessica, che è presente e vive ogni giorno in ognuno di noi: attraverso i nostri occhi può vedere posti nuovi, attraverso le nostre passioni può conoscere nuove realtà, attraverso le nostre mani può stringere quelle di tante persone, attraverso il nostro lavoro può continuare a mettersi a disposizione degli altri e attraverso il nostro impegno può continuare a sperare in un mondo più giusto. Nel cuore e nei ricordi Jessica è e rimarrà una presenza costante e viva, così forte da permetterci di rivedere quel sorriso, che tanto ci manca, ogni volta che lo cerchiamo dentro di noi.
Cara Jessica, siamo certi che, ovunque ti trovi, ci sorridi ogni giorno e, insieme a Marco, dai luce al nostro percorso di vita. Papà Mario e mamma Gina non saranno mai soli, saremo sempre presenti col nostro amore e non smetteremo mai di raccogliere da loro quegli insegnamenti che hai fatto tuoi e ti hanno resa semplicemente speciale.
Ti vogliamo bene, Jessica”.