E’ di sole 24 ore fa la notizia della nascita del movimento LaVeNuM [LEGGI QUI] che si propone di promuovere forme di mobilità alternativa e solo un giorno dopo arriva la risposta da viale Cappuccini con una nuova associazione che dice al progetto della pista ciclabile nel quartiere della parrocchia di San Pietro, sul modello di via del Mare.
L’associazione “Viale Cappuccini”, fondata da Armando Palmieri, Giacomo Bona, Alessandro Falconio, Franco Di Bucchianico e Antonio Di Menno Di Bucchianico, vuole rappresentare un segno di partecipazione attiva concreta e soprattutto democratica che raccoglie le perplessità e l’opposizione, davvero partecipata considerato il numero elevato di firme raccolte (circa 1500, ndr), alle criticità rappresentate dall’esecuzione di una pista ciclabile sul viale Cappuccini.
“Con la possibilità all’interno di tale associazione di condividere e capire le appropriatezze e le conoscenze tecniche grazie ad esperti qualificati presenti nella nostra comunità per eseguire opere pubbliche di tale portata, e con la consapevolezza delle effettive esigenze della nostra comunità, ciascuno nel proprio vissuto quotidiano, – si legge in una nota dell’associazione – vogliamo e possiamo partecipare alle scelte che riguardano il nostro territorio. L’associazione si farà altresì portavoce anche dei problemi reali quotidiani vissuti da chi giornalmente si trova percorrere via del Mare o da chi ci vive, portavoce degli affanni di un territorio che non cresce unito, – prosegue la nota – rappresentiamo una volontà di ritrovare le competenze adeguate, le professionalità specifiche, l’unità in una comunità che trovi una propria identità nel rispetto del proprio territorio e delle [mar_dx] sue potenzialità”.
L’associazione si proclama comunque attenta ad un miglioramento della qualità della vita e assicura di non portare avanti posizioni aprioristiche contrarie alla costruzione di piste ciclopedonali o opere pubbliche affini. “Crediamo diversamente – si spiega nella nora – in una vera partecipazione, apartitica, ma che delinei i programmi con appropriatezza, legalità e trasparenza. Al momento – conclude l’associazione “Viale Cappuccini” – le firme vengono raccolte in 10 esercizi commerciali del quartiere: bar Micolucci, forno Di Florio San Pietro, Barbecue San Pietro; edicola Massimini San Pietro, supermercato Tigre San Pietro, bar Civico83 San Pietro, alimentari Antonietta San Pietro, alimentari Antonio Nasuti via Martiri VI Ottobre, bar Santa Chiara, Corso Roma, 1 e all’Eurocolor nella Zona Industriale”.