Di cosa parliamo – Furto notturno in via XXIV Maggio, nel centro storico di Vasto: sfondato il finestrino posteriore sinistro della Mercedes Classe A a tre porte della deputata Maria Amato. La parlamentare del Pd, di recente, è tornata a sollevare la questione sicurezza, chiedendo al Governo nazionale di rinforzare gli organici delle forze dell’ordine e del palazzo di giustizia. Amato, che in passato è stata vittima di altri furti, pubblica su Facebook un post, corredato da un collage fotografico, e lancia un messaggio ai ladri: “Somari! Leggete i libri che avete rubato!”.
Onorevole Amato, cosa è successo?
“E’ successo che stanotte hanno spaccato il finestrino della mia automobile, danneggiato parte della carrozzeria attorno al vetro e rubato le poche cose, di scarso valore, che avevo lasciato sul sedile”.
Cosa hanno rubato?
“Avevo lasciato un allettante sacchetto di carta stropicciata dell’Ikea con dentro sei piattini decorati, una coppia di tazzine, una saponetta al cocco e il libro di Alessandro D’Avenia, L’arte di essere fragili. Porto sempre con me qualche libro da leggere, insieme a un plaid, una bottiglia d’acqua e una barretta di cioccolata, nell’eventualità di dover affrontare qualche contrattempo. Nessuna considerazione per le catene, posso capire, il caschetto e il giubbotto giallo per i miei giri negli stabilimenti industriali, il tomo con i discorsi di Mino Martinazzoli e Cristo tra i muratori del grande Pietro Di Donato. La prima cosa che ho pensato: ‘Somari! Prendeteli i libri e leggeteli, è la sola via per uscire dalla condizione di brutalità che vivete’. Oggi sono andata in Procura per altri motivi, poi ho sporto denuncia presso il Commissariato di polizia”.
E’ il primo furto, oppure ne ha subiti altri?
“No, a Vasto sono stata anche scippata. Invece, quando abitavo a Chieti, ho subito tre furti in casa. Mi hanno portato via anche le collanine della prima comunione, tant’è che ho deciso di non indossare più oggetti preziosi e di andare vestita nel modo più semplice possibile. Quello che ho in più, lo dono ai bisognosi”.
Esiste un problema sicurezza nel Vastese? Nel recente passato, lei ha sollecitato i Ministeri dell’Interno e della Giustizia a rinforzare gli organici delle forze dell’ordine e del palazzo di giustizia…
“L’ho fatto perché questo territorio ha bisogno di più uomini. Sono andata a presentare la denuncia in Commissariato. E’ evidente la carenza d’organico. Anzi, mi sono anche sentita in imbarazzo, rendendomi conto del fatto che, con la mia denuncia, ho tenuto impegnato un poliziotto per mezz’ora. Servono più uomini, ma non solo: anche strade più illuminate, serie politiche abitative e, soprattutto, cutura. Potrò sembrare troppo romantica, ma la cultura è alla base di tutto”.