Si tinge di giallo l’inaugurazione delle due centrali idroelettriche sul fiume Trigno avvenuta lo scorso 20 novembre [LEGGI]. Gli impianti di proprietà del Consorzio di bonifica Sud, stando al documento del Genio civile della Regione Abruzzo, non avrebbero “alcuna autorizzazione per la derivazione in oggetto specificata” (autorizzazione a derivare acqua ad uso idroelettrico in località “Bufalara” nel comune di Cupello).
L’ente regionale ha risposto al presidente della Commissione vigilanza, Mauro Febbo, che dopo aver appreso del taglio del nastro dalla stampa, aveva inviato una nota a tal riguardo. Dopo l’interrogazione di Febbo, il Genio civile ha convocato il consorzio, il 15 dicembre scorso, per chiedere spiegazioni.
Il commissario Franco Amicone ha spiegato in quella circostanza che la messa in servizio è avvenuta stando a quanto previsto dall’art. 65, comma 5 del D.P.G.R. n. 3/Reg.: “il termine per la conclusione del procedimento è fissato in novanta giorni dalla data di ricevimento della domanda. Qualora, entro il detto termine, il Servizio Procedente non adotti il provvedimento di autorizzazione o di diniego ovvero richieda integrazioni documentali, l’utilizzazione richiesta s’intende assentita qualora non sia intervenuto il diniego da parte dell’Autorità di Bacino o dell’Ente preposto alla gestione delle aree protette. In tal caso resta l’obbligo del pagamento del canone per l’uso richiesto, secondo quanto previsto dall’art. 32 e dell’acquisizione delle autorizzazioni e del nulla-osta per l’esecuzione delle opere”.
[ant_dx]Ora il Genio civile ha disposto un supplemento di istruttoria per verificare lo stato dell’arte. Al sopralluogo di verifica di conformità – se tutto è in regola – seguirà un foglio di patti e condizioni per stabilire: il canone annuo per l’uso richiesto con il recupero di quello dovuto a partire dall’attivazione delle due centraline, l’addizionale regionale e le polizze fidejussorie previste.
IL COMMENTO DI FEBBO – Critico il presidente della Commissione vigilanza che ha sollevato il caso: “Al Consorzio di Bonifica Sud si continua a governare in maniera inusuale e poco trasparente. Le due centrali inaugurate in pompa magna dal presidente D’Alfonso sono ancora sprovviste di regolare autorizzazione per derivare acqua ad uso idroelettrico da parte degli Uffici del Genio Civile della Regione Abruzzo. Un fatto inaudito e molto grave è quello assunto proprio da parte del presidente della Regione il quale, visto la mancata conclusione delle procedure istruttorie, abbia ugualmente accelerato, voluto e presidiato all’inaugurazione e benedizione dei due impianti attraverso un convegno e annessa passerella politica tutta circoscritta ovviamente al Partito Democratico”.
“Sempre nella nota scritta dal Servizio Genio Civile – continua Febbo – si legge come oltre alla mancata acquisizione da parte del consorzio delle autorizzazioni e dei nulla-osta si dovrà anche regolarizzare il canone annuo per l’uso richiesto con il recupero di quello dovuto a partire dall’attivazione delle due centraline, l’addizionale regionale e le polizze fideiussorie. Praticamente atti propedeutici che dovevano essere elaborati, disciplinati e decisi prima dell’inaugurazione per regolare proprio i rapporti tra la Regione Abruzzo e il Consorzio di Bonifica Sud. Ovviamente tutt’oggi, a circa tre mesi dall’inaugurazione delle due centrali, sono atti ancora in via di definizione”.