Come ogni anno, il 5 gennaio, Rivisondoli diventa location naturale e magica per il “Presepe Vivente” più antico e conosciuto d’Italia. Nel piccolo borgo arroccato al centro degli Altipiani Maggiori d’Abruzzo, infatti, la prima edizione fu realizzata nel 1951.
Sarà una 67° edizione dedicata alla solidarietà verso le popolazioni dell’Umbria recentemente colpite dal terremoto e alla figura di San Francesco d’Assisi come ricorda il sindaco di Rivisondoli, Roberto Ciampaglia: “L’edizione di quest’anno vogliamo dedicarla ai nostri amici dell’Umbria che hanno vissuto il dramma del terremoto. Un messaggio di solidarietà verso una terra martoriata dal sisma alla quale vogliamo portare un segno di fratellanza e di affetto che ci unisce”.
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Come da tradizione sarà una manifestazione che mescolerà religione, cultura e costume e che negli anni ha acquisito un rilievo nazionale sia per l’organizzazione e la fedeltà della ricostruzione storica, sia per lo scenario montano incantevole in cui si svolge, ovvero le cime innevate dei monti del Parco Nazionale d’Abruzzo e della Majella.
La tradizione vuole anche che il Bambin Gesù sia l’ultimo nato del paese, San Giuseppe sia impersonato da un cittadino rivisondolese e la Madonna sia scelta con una attenta selezione.
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