L’assessora all’Ambiente del Comune di Vasto, Paola Cianci, riguardo alla raccolta differenziata, “prende il solenne ‘impegno di raggiungere il 65% nel corso del mandato’, dimenticando un altro solenne impegno preso dal sindaco emerito Lapenna nel programma elettorale del 2011: ‘La raccolta differenziata era dell’8% nel 2006, oggi è al 35%; l’obiettivo, nel prossimo quinquennio, è portarla al 70%“.
Lo ricorda il Movimento 5 Stelle di Vasto, che chiede alla vice sindaca: “Si è distratta, oppure sono intervenuti problemi tecnici a ridimensionare l’obiettivo?
Le dichiarazioni della Cianci, riprese dal sindaco con immotivato orgoglio, appaiono vuote in quanto prive di soluzioni e provvedimenti
idonei ad elevare i livelli della differenziata. Non si parla dell’isola ecologica, la famosa isola che non c’è, progetto che affonda le radici
in epoche ormai remote e che meriterebbe quindi date precise di realizzazione.
Non si parla del pessimo servizio erogato dalla Pulchra per i rifiuti ingombranti per i quali esistono liste di prenotazione
così lunghe da richiamare quelle ospedaliere ed incoraggiare l’abusivismo. Non si parla dei sistemi innovativi di raccolta ed
incentivazione ormai diffusi in tante città, tipo gli ecocompattatori il cui impiego è stato approvato dal Consiglio Comunale su proposta del M5S.
Non si parla del pessimo esempio dato dal Comune ai cittadini con la mancata installazione di cestini dei rifiuti differenziati nei luoghi
pubblici e nei parchi. Una sola eccezione a Vasto Marina dove comunque si è sbagliato perché mancano i cestini per la raccolta della carta. Finanche nella villa comunale, uno dei luoghi simbolo della città, i rifiuti vengono raccolti e gettati in grossi bidoni indifferenziati che fanno bella mostra su uno dei viali principali.
La Cianci si compiace dei risultati raggiunti con il passaggio dal 50 al 60% di differenziata. Ma cosa c’è di miracoloso in questo? Sappiamo tutti che la raccolta differenziata è stata estesa anche a Vasto Marina. Cosa c’è di meritorio? Doveva essere fatto da anni, ed ora ci si vanta di averlo fatto in ritardo?
La raccolta differenziata a Vasto Marina è stata fatta tardi e male. Ed infatti il M5S ha portato il relativo contratto stipulato con la Pulchra
in Commissione di Vigilanza, dove ne sarà valutata la validità alla luce di palesi irregolarità contrattuali.
Forse il sindaco Menna e l’assessore Cianci dovrebbero applicarsi maggiormente alla risoluzione dei problemi e rispondere alle giuste
critiche con i fatti e non con parole di autocompiacimento e con ulteriori promesse. Potrebbero iniziare imparando come va fatta la dichiarazione ambientale e come si compila il modulo Mud. Il sindaco, interrogato dal M5S in Consiglio comunale, ha ammesso di aver
firmato una dichiarazione ambientale sbagliata. Dove era con la testa mentre firmava come rappresentante legale del Comune? Dove era la Cianci, che avrebbe dovuto quantomeno verificare il documento? La colpa, come al solito, è stata data ad un generico ufficio. Tra un sindaco, un assessore ed un ufficio, come mai l’errore lo ha trovato il M5S? Non è così che si amministra una città”.