Di cosa parliamo – Il Cotir, consorzio per le tecniche irrigue, è un centro di ricerche di proprietà della Regione Abruzzo, che svolge la sua attività nel settore agricolo. Ha sede a Vasto, in contrada Zimarino. Il governo regionale ha messo in liquidazione il consorzio. I 27 lavoratori non ricevono lo stipendio da 32 mesi. Ai ricercatori è stato promesso il trasferimento ad Avezzano, unico centro ricerche che resterà aperto (chiuderanno quelli di Vasto e Miglianico), al personale amministrativo una ricollocazione in altri enti. Ma, intanto, la Regione non paga neanche le bollette di luce e gas. Di conseguenza, il Cotir è rimasto al buio e al freddo.
VASTO – “Cosa ha fatto, sino ad oggi, l’amministrazione comunale attiva per scongiurare la chiusura del Cotir e il licenziamento dei suoi dipendenti? Se e come intende attivarsi per scongiurare la chiusura del Cotir e salvaguardare i posti di lavoro dei suoi dipendenti? Se intende attivarsi, presso la Regione Abruzzo, affinchè il Cotir di Vasto abbia le stesse attenzioni del Crab, oggi Crua, di Avezzano?”. Sono le domande che Francesco Prospero, consigliere comunale di Progetto per Vasto, rivolge al sindaco, Francesco Menna.
“Vista l’apparente inattività dell’esecutivo cittadino in relazione alla problematica della paventata chiusura del nostro Ente di ricerca – afferma Prospero – siamo costretti a tornare sull’argomento chiedendo, all’amministrazione comunale, di intervenire presso la Regione Abruzzo per avere un trattamento analogo a quello riservato dall’Esecutivo regionale al Crab, oggi Crua, ente di ricerca marsicano.
Quest’ultimo, infatti, è stato, recentemente, destinatario di un finanziamento di circa 45000,00 euro ottenuto con una variazione di bilancio, finalizzato al suo rilancio. L’esecutivo cittadino deve invocare, per il Cotir, la stessa attenzione riservata all’ente di ricerca Marsicano affinchè il nostro territorio non sia penalizzato, ancora una volta, dalle scelte irrazionali della politica regionale”.