“L’Hemingway mantiene l’anima di ciò che è stato nella sua storia per diventare un punto di riferimento dei giorni nostri”. Domenico, Alessandra e Luciano Molino raccontano perché hanno deciso di far rivivere uno dei miti del divertimento vastese degli anni Novanta.
Il nuovo Hemingway sta venendo alla luce nel centro di Vasto, in via Sondrio, una traversa del centralissimo corso Garibaldi, attraverso il connubio tra l’esperienza del passato, la riscoperta della tradizione culinaria e quel tocco d’innovazione che conferisce a un marchio storico quelle note di modernità in grado di rendere indimenticabile l’incontro con i colori caldi e soffusi di un locale caratteristico e accogliente, con i sapori irresistibili della cucina genuina e con l’allegria della buona musica.
Come nasce l’idea di far rivivere e rinnovare l’Hemingway?
“Nasce dall’esigenza del cliente di avere a disposizione un luogo in cui trascorrere l’intera serata. L’Hemingway è uno spazio aperto in cui tutti possono riconoscere gli ambienti familiari di casa propria: l’area lounge come il soggiorno e la sala ristorante come la sala da pranzo”.
Qual è la vostra filosofia culinaria?
“Ciò che ci guida nell’offerta gastronomica è il legame col territorio e con le aziende specializzate nell’allevamento e nella trasformazione delle carni, in grado quindi di fornire prodotti di elevata qualità. Qui troverete taglieri con la Ventricina del Vastese, i Prosciutti dell’Alto Sangro, la Campanella Fior di Maiella alle bacche di ginepro, la Soppressata aquilana, il Pecorino di Farindola, il Canestrato di Castel del Monte, i Salami al Montepulciano del Teramano, il Caciocavallo di Carovilli e la favolosa Manteca abruzzese. Inoltre, una vasta gamma di prodotti degli orti e dei frutteti locali: conserve di cachi e di mele cotogne, cicoria e rucola selvatiche e tutta la freschezza e il gusto delle colture contadine tipiche”.
Pane, pasta, pizza e dolci: tutto fatto in casa?
“Un posto rilevante occuperanno i grani nazionali ad alta digeribilità e le conseguenti farine prodotte dalle macine degli antichi mulini. Queste materie prime ci permetteranno di produrre pani aromatizzati alle olive, al rosmarino e agli sfrigoli di maiale, preparati da mani sapienti, che ammasseranno e inforneranno tutti i giorni.
Le stesse farine saranno la base delle paste fresche, all’uovo e di semola, fatte in casa per conferire ai nostri primi piatti la bontà del cibo sano e dei gusti naturali.
Quando si parla di farina non si può non parlare anche di pizza, fatta con impasti ad alta digeribilità prodotti senza fretta – perché la qualità è il nostro biglietto da visita – con lievitazioni dalle 24 alle 82 ore. Carciofo di Cupello e Ventricina del Vastese saranno ingredienti immancabili nel menu della nostra pizzeria.
E, per concludere la rassegna dei prodotti da forno: farina, forno a legna e territorio saranno le parole d’ordine che ispireranno i nostri dolci, delizie del palato da degustare sia nell’area ristorante, ma anche nell’area lounge. Sarà un percorso di gusto che partirà dalla tradizione dei taralli e dei mostaccioli e approderà alle proposte innovative: semifreddi, flan, mousse e altro ancora. Le novità saranno quotidiane, ideali per concludere la cena o rendere ancor più piacevole la serata lounge accompagnata dalla buona musica”.
Parliamo del menu di carne. Sarà il fiore all’occhiello dell’Hemingway.
“Per gli amanti della carne, abbiamo selezionato prodotti nazionali di elevata qualità, provenienti principalmente dai pascoli del Molise, per esaltarne il gusto attraverso la cottura al carbone di legna. Proponiamo la riscoperta dei piatti tipici: dal coniglio ripieno, al pollo ripieno al sugo, alla papera muta, non disdegnando proposte settimanali nel campo della cacciagione.
Il menu non sarà lo stesso per tutto l’anno, ma lo cambieremo e modelleremo sulla stagionalità dei prodotti: la nostra lavagna diventerà il fulcro del locale”.
Le serate all’Hemingway saranno lunghe e divertenti. Illustrateci la vostra offerta completa.
“L’Hemingway è un locale per tutte le esigenze: aperitivo, cena, dopo cena. L’Hemingway è dotato di un’area ristorante da 70 posti, più una comoda area lounge, accogliente per l’after dinner.
La scelta è molto ampia anche per l’aperitivo e il dopo cena: variegata l’offerta di vini rossi e bianchi prettamente abruzzesi, ma anche la selezione di rum, gin e vodka, ingredienti indispensabili nelle mani di barman in grado di creare cocktail adatti a soddisfare ogni cliente. Il tutto accompagnato da stuzzicherie create partendo sempre dai prodotti di stagione.
L’after dinner, oltre che dal buon bere e dal mangiare dolci golosi, sarà caratterizzato dall’ottima musica dal vivo e da dj set per tre giorni a settimana: giovedì, venerdì e sabato. Cambieremo generi per venire incontro a tutti i gusti musicali”.
La novità è brunch domenicale. Come sarà strutturato?
“Di domenica, saremo aperti anche a pranzo. La formula che abbiamo studiato è l’ideale per coloro che sabato sera hanno fatto tardi: il brunch domenicale, che speriamo diventi un appuntamento irrinunciabile per tutti coloro che vogliono fare una ricca colazione di fine mattinata, ma anche per il pranzo domenicale in compagnia. Anche di domenica abbiamo molto da offrire: dalla cornetteria varia e dalle piacevoli crostate, ai fantastici sandwich e alle ottime zuppe”.
Fra tradizione e innovazione, l’Hemingway cosa rappresenterà per la sua clientela?
“L’Hemingway vuole essere un punto di riferimento per gli amanti della cucina abruzzese. Un posto in cui sentirsi a casa. Un luogo accogliente in cui trovare la filiera corta, che garantisce la qualità dei prodotti, e la cucina della nonna. L’Hemingway vuole essere anche un luogo d’incontro per una pizza tra amici, accompagnata dalle birre alla spina biologiche. Questo è un punto di ritrovo in cui ascoltare buona musica sorseggiando un cocktail sfizioso e gustando dolci di produzione propria. E’ il posto in cui trovano casa e si sposano perfettamente gastronomia e musica. E diventerà anche una galleria pittorica in cui esporremo i quadri degli artisti locali: inizieremo dall’arte di Antonio D’Annunzio. Cultura è un’altra nostra parola d’ordine: cultura del buon bere, del mangiare bene e arte, anche attraverso reading pomeridiani.
L’Hemingway mantiene l’anima di ciò che è stato nella sua storia per diventare punto di riferimento nei giorni nostri”.
Info e contatti – L’Hemingway vi aspetta a Vasto (Chieti), in via Sondrio, 3, dal lunedì al giovedì dalle 18 a mezzanotte; il venerdì e il sabato dalle 18 all’una e la domenica dalle 12 alle 21.
Tel. 39 0873 451159
Email: [email protected]