Parcheggi riservati ai disabili, ma a tempo. Da qualche giorno le automobili provviste dell’apposito talloncino a Fresagrandinaria possono occupare i parcheggi a loro riservati in alcuni punti del paese solo per 60 minuti esponendo il disco orario.
A stabilirlo è l’ordinanza n. 7 del 20 novembre scorso emanata e firmata dal sindaco Giovanni Di Stefano. Il primo cittadino ha ordinato la “modifica degli spazi riservati alla sosta di veicoli adibiti al servizio di persone con limitata o impedita capacità motoria (munite del contrassegno speciale, esistenti nel capoluogo di Fresagrandinaria (in L.go del Carmine – C.so Umberto I – via Trigno e via Kennedy), con l’imposizione della limitazione oraria di 60 minuti nella loro fruizione”.
Un’ora di tempo, insomma, per poter usufruire del Comune e del medico, di altri servizi e attività commerciali.
PERPLESSITÀ – La singolare ordinanza ha lasciato spiazzati coloro che fino a qualche giorno fa ne usufruivano liberamente, senza limitazioni orarie, a causa della propria disabilità o di quella di un famigliare. L’atto del sindaco richiama il regolamento comunale (approvato da entrambi gli schieramenti lo scorso aprile) che ne disciplina l’uso come previsto dall’art. 188 del Codice della strada sulla Circolazione e sosta dei veicoli al servizio di persone invalide.
Il provvedimento ha sorpreso chi usava quegli spazi non come un privilegio, ma per necessità.
Una delle famiglie coinvolte dall’atto pubblico dovrebbe ora lasciare la macchina a qualche centinaio di metri (nei pressi dell’arena comunale) dal posto occupato di solito. L’auto era usata per il trasporto di un’anziana donna con gravi difficoltà a camminare e che potrebbe avere l’urgenza di essere trasporta in ospedale.
“ORDINANZA PER EVITARE GLI ABUSI” – “È una cosa logica avere l’auto parcheggiata lì tutto il giorno non per accedere ai servizi essenziali, ma per altro? I nostri non sono più a servizio dei disabili, ma sono diventati riservati h24 ad alcune persone non totalmente disabili, è giusto? Le limitazioni sono state introdotte esclusivamente per garantire a tutti l’accesso ai luoghi strategici come Comune e medico“. Giovanni Di Stefano a zonalocale.it spiega la situazione parlando di spazi che da necessità si sarebbero trasformati in privilegio.
“L’ordinanza si è resa necessaria per limitare gli abusi – dice – Stiamo parlando di auto che hanno il talloncino per un disabile in famiglia e potevano restare in quei posti h24, dovevamo prendere riparo contro questa situazione. Sono posti strategici, se il posto è occupato, come deve fare un altro disabile che deve accedervi?”.
[ant_sx]I dubbi restano e c’è chi valuta un ricorso contro l’ordinanza. Se l’ordinanza è stata emanata per limitare i presunti abusi, l’atto pubblico comunque colpisce indistintamente tutti gli aventi diritto. Tra chi usava gli spazi, ad esempio, c’è chi abita in quelle zone che potrebbe avere la necessità di un trasporto urgente. “Se bisogna caricare il disabile per questioni di urgenza – replica Di Stefano – si può prendere l’auto e portarla nello spazio a loro dedicato. Gli altri posti non sono così lontani, all’arena ce ne sono molti e ne stiamo predisponendo altri, non ci saranno limiti. Se resta libero, il posto è utile per tutti. Il parcheggio vicino l’abitazione serve per caricare il disabile o riaccompagnarlo a casa, poi il posto va liberato. Il regolamento, tra l’altro, non l’abbiamo inventato noi”.
Tra i luoghi strategici citati da Di Stefano c’è il municipio, ma questo non è dotato di scivoli. “Non ha lo scivolo, ma di solito chi guida la macchina non è totalmente disabile. Se ci sono difficoltà, può chiamare e dai nostri uffici qualcuno scende per accompagnarlo. D’altronde il paese è di montagna, dobbiamo spianarlo?”