“Ci auguriamo che il prezioso intervento della Magistratura e della Procura della Repubblica abbia ad evidenziare anche possibili responsabilità a carico dei firmatari degli esposti che, evidentemente, perseguono fini diversi dalla tutela ambientale e dalla tutela della popolazione”.
Secondo Edmondo Laudazi, le responsabilità degli straripamenti del corso d’acqua al confine tra Vasto e San Salvo sono degli ambientalisti che vogliono “in maniera ostinata, ritardare” quello che, per il leader della lista civica Il Nuovo Faro, “rappresenta l’unico possibile modo di intervento su una area la cui vulnerabilità non solo non sarà minimamente intaccata dai lavori di ripulitura, ma che al contrario risentirà positivamente degli interventi in corso”.
“Tutti ricorderanno – sottolinea Laudazi – i danni da esondazione del torrente Buonanotte non ripulito e i disagi provocati dalla impossibilità manutentiva perseguita da talune associazioni ambientaliste che, evidentemente, ritengono di poter gestire, a proprio uso e consumo, quella parte di territorio.
A nostro parere agli amministratori comunali, promotori della iniziativa di bonifica del Fosso Buonanotte, andrebbe attribuito un premio, oltre al riconoscimento della popolazione, per la volontà di promuovere azioni di bonifica mirata sottoponendosi alla Spada di Damocle di persone e personaggi che, più che alla salvaguardia dell’ambiente, si occupano della salvaguardia degli ambientalisti.
Sulla compatibilità e sulla consistenza del Sic 109 di Marina di Vasto-San Salvo, rispetto alla Pianificazione urbanistica, c’è bisogno di uno studio approfondito e qualificato – cosa che fino ad oggi non è stata fatta – per rendere effettivamente valorizzabile – dal punto di vista sociale ed economico – il pregevole tratto del litorale sabbioso dell’estremo sud dell’Abruzzo, che vede la presenza estiva di decine di migliaia di persone, danneggiate da una impostazione pianificatoria vincolistica del tutto errata e che penalizza il territorio”.