“Riprendiamoci la domenica”. Con questo slogan, i Cobas indicono sei giorni di sciopero alla Fca Plastics Unit di Atessa. I lavoratori aderenti al sindacato di base incroceranno, le braccia “per l’intero turno notturno, con inizio alle ore 22, di domenica 5 e 19 novembre,
per l’intero turno di mattina, con inizio alle ore 6, di sabato 11, 18, 25 novembre e 2 dicembre 2017″, annuncia un comunicato di Confederazione Cobas Chieti, Cobas Fca Atessa e Cobas lavoro.
“Gli straordinari al sabato e alla domenica – attaccano i rappresentanti degli operai – sono diventati ormai ordinari, una regola imposta per obbligarci ad accettare di avere sempre meno spazi e tempi da gestirci, quasi fossimo lavoratori a chiamata. Lo sciopero in queste condizioni è una nostra legittima forma di difesa, lo stare alla domenica con le nostre famiglie non deve diventare una eccezione. Non dobbiamo rinunciarci, anche se per molti può sembrare un modo come un altro per avere un po’ di salario in più. Se ci adattiamo, la pagheremo comunque in termini di salute, di sottrazione di rapporti interpersonali, di tempo e vita che vogliamo dedicare a chi ci sta vicino.
In Sevel – polemizzano i comitati di base – il problema viene risolto con gli interinali chiamati a lavorare il fine settimana: una soluzione che anch’essa non ci piace, perché divide i lavoratori, e noi non vogliamo essere suddivisi tra chi deve faticare di più e chi meno, tra chi ha teoricamente più diritti e chi deve invece chinare la testa.
Ma dobbiamo dire che alla Fca di Atessa comunque non ce la facciamo più e che lo sciopero è uno strumento che siamo costretti ad usare per difendere i nostri spazi di vita, almeno in parte, cominciando a riprenderci le domeniche”.