“Dobbiamo vivere una vita piena d’amore“. È il messaggio che Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, consegna ai fedeli che nel pomeriggio hanno partecipato alla messa celebrata nel piazzale del cimitero. Nel giorno della commemorazione dei defunti con l’arcivescovo ci sono tutti i parroci della città, i rappresentanti dell’amministrazione comunale e tanti cittadini, davanti all’altare la colorata presenza dei giovani dell’Oratorio salesiano di Vasto che, come da tradizione, hanno animato la celebrazione eucaristica.
Nella sua omelia monsignor Forte spiega che “la morte non è solo la fine di qualcosa ma è un passaggio. Per un cristiano non è un salto nel buio ma è andare incontro al Signore”. L’arcivescovo, prendendo spunto dal vangelo letto durante la celebrazione, parla dei “benedetti da Dio, che avranno la vita eterna. Sono quelle persone che nella loro vita hanno cercato di volere bene, di essere delle persone generose, che hanno vissuto il primato della carita“. E ricorda come “ogni giorno si possono fare piccoli gesti d’amore”. Dall’altra parte ci sono “le persone che nel giorno del giudizio saranno maledette. Sono quelli che non hanno voluto amare, che si sono chiusi in se stessi”.
[ads_dx]Ed ecco che per “essere alla ricerca del volto di Dio”, è necessario “vivere una vita piena d’amore”. Poi un pensiero per i defunti che riposano nel cimitero di Vasto e per cui bisogna “pregare perchè il Signore li accolga nella sua misericordia”. Al termine della celebrazione monsignor Forte ha anche chiesto ai presenti di pregare per la sua missione pastorale che, nel prossimo mese, lo vedrà affrontare tappe impegnative. “Prima vivrò insieme ai sacerdoti gli esercizi spirituali. Ci ritiriamo nella preghiera per cercare di essere più buoni” – ha detto sorridendo. E poi il viaggio a Gerusalemme che lo porterà ad incontrare i rabbini per presentare loro un documento scritto dai rabbini di Europa e America sul rapporto tra ebrei e la Chiesa di Roma. Infine sarà a Roma, nella commissione istituita da Papa Francesco per preparare il Sinodo dei giovani del prossimo anno.