“Ho protocollato una richiesta di informazione ai dirigenti in merito all’esistenza dei collaudi delle opere e, quindi, la regolarità nell’utilizzo dei mutui di quaranta anni fa ed al contempo una diffida a tutto il personale comunale a non impegnare un euro della delibera finché questi dubbi non siano stati chiariti”.
Lo annuncia Guido Giangiacomo (Forza Italia) dopo le polemiche della seduta di ieri del Consiglio comunale, in cui “non potevo che votare contro non avendo avuto un chiarimento essenziale per un voto responsabile ed essendo evidente che, se i miei dubbi fossero fondati, si appalterebbero opere prive della copertura finanziaria con danno alla ditta appaltatrice e un nuovo debito fuori bilancio, che si andrebbe ad aggiungere allo spaventoso buco che la Corte dei Conti ha certificato, dovuto proprio forse a operazione propagandistiche fatte in fretta e furia, senza il necessario approfondimento, al solo scopo di poter scrivere su Facebook, addirittura a Consiglio ancora in corso, che si fa qualcosa.
Con soddisfazione devo far notare che anche gli altri residui utilizzati nella delibera del 2004 (Impianto di condizionamento Uffici Giudiziari), 2005 (Rete fognaria e Strade Comunali), questi si regolarmente collaudati, sono residui per 230mila euro di opere dal sottoscritto regolarmente iniziate ed ultimate in quegli anni: in altri termini le tanto sbandierate opere alla Amministrazione Menna sono consentite grazie alla efficienza della gestione della Giunta Pietrocola che le opere non le annunciava su FB ma le terminava regolarmente lasciando, anche in virtù di appalti fatti ad esclusivo vantaggio dell’Ente, risorse per opere successive.
In onestà intellettuale il Sindaco Menna, piuttosto di accusare il sottoscritto di ostruzionismo, dovrebbe ringraziarlo di non aver lasciato opere non ultimate ed indebitate ma in avanzo di 230mila euro di cui può sbandierare l’utilizzo come sua iniziativa”.