“Risulta evidente la necessità di istituire un concorso pubblico per Operatori Socio Sanitari ed Ausiliari Ospedalieri, nel quale la priorità di assunzione va data ai lavoratori che hanno queste qualifiche e che sono impiegati nelle cooperative ed aziende in appalto da anni. Risulta tanto più evidente che la tanto proclamata esternalizzazione dei servizi ai privati da parte della ASL non abbia portato benefici né alle casse pubbliche né tanto meno alla qualità del lavoro e quindi del servizio sanitario”. A dirlo è l’USB (Unione Sindacale di Base) Abruzzo che, dopo mesi, torna ancora sull’argomento.
“Questa situazione costringe questi lavoratori ad una situazione di costante insicurezza e precarietà, dato che le turnazioni mensili del lavoro vengono comunicate all’ultimo momento, viene negata la possibilità di avere un piano ferie organizzato con largo anticipo, i carichi di lavoro risultano notevolmente esagerati, e la lista continua, è ancora lunga e di certo non si ferma qui. – si legge in una nota dell’USB – I documenti ufficiali della Azienda Sanitaria Locale certificano che c’è carenza di organico strutturato ASL per gli Operatori Socio Sanitari ed Ausiliari Ospedalieri. Risulterebbe logico quindi istituire un concorso pubblico che riconosca a questi lavoratori la possibilità, dopo anni di lavoro nell’ospedale, di diventare lavoratori stabili del pubblico impiego all’interno di ASL 02, migliorando la qualità ed il controllo del lavoro e di conseguenza la qualità dei servizi di cura, indispensabili per ogni cittadino”.
Ma la denuncia dell’USB non si ferma qui e prosegue parlando di sperpero di denaro pubblico. “Con la delibera del 5 settembre 2017 si dichiara aperta la procedura per una nuova gara d’appalto per un unico operatore del servizio di somministrazione del lavoro a tempo determinato: parliamo di 10 milioni di euro stanziati in 4 anni a chi si aggiudicherà l’appalto, che permetteranno l’ingresso di lavoratori a tempo parziale proprio a coprire la mancanza di Oss, ausiliari, personale infermieristico e tecnico. Invece con la deliberazione del 28 settembre 2017 – prosegue la nota – la ASL 02 assegna ulteriori fondi, 1 milione e 300 mila euro, alle aziende che precedentemente si erano aggiudicate l’appalto del servizio di mensa e consegna del vitto. Un fiume di denaro pubblico che arriva nelle casse dei privati, che sostanzialmente pareggia quella che sarebbe stata la spesa pubblica in caso di servizi gestiti direttamente dal pubblico”.
L’Usb, inoltre, dice di non aver ricevuto alcuna risposta da parte della Asl alle numerose sollecitazioni sull’argomento. “Il direttore Flacco latita, gli organismi di controllo del funzionamento degli appalti restano in un silenzio inquietante, mentre nei presidi ospedalieri della Asl 02 ci sono lavoratori poveri che mantengono in piedi il servizio pubblico. Dove sono i risparmi? – si chiede l’Usb – Come viene garantita la qualità del servizio sanitario? Come vengono rispettati i diritti dei lavoratori?”.
Per questi motivi, l’Usb proclama lo sciopero dei lavoratori dei servizi sanitari in appalto da ASL 02 per il prossimo 10 novembre, per far conoscere la condizione di questi lavoratori invisibili, per chiedere l’immediata apertura di un tavolo regionale che coinvolga l’assessorato alla sanità, l’ASL 02 e la Provincia di Chieti per l’apertura di un concorso pubblico per O.S.S. e Ausiliari Ospedalieri.