Si è aperto con un commosso ricordo del vicesindaco Pino Valente, esempio di vera lancianesità, il discorso del sindaco Mario Pupillo, di fronte il monumento dei Martiri lancianesi durante la celebrazione del 74esimo anniversario della rivolta del 6 ottobre 1943.
“La nostra medaglia d’oro non possiamo metterla da parte, non possiamo diluire la nostra memoria, – ha affermato con forza Pupillo – è necessario tramandare alle future generazioni quanto accaduto nell’ottobre del 1943 nella nostra città e fare in modo che quanto accaduto sia da monito per il futuro”.
Ma come sempre sono stati i ragazzi delle scuole, capeggiati dagli alunni della scuola elementare degli Eroi Ottobrini i protagonisti della manifestazione e i primi a guidare il corteo che, da piazzale dell’Arciprete, è arrivato fino in piazza Plebiscito per poi salire su per corso Roma e raggiungere il monumento dedicato ai Martiri lancianesi. Dopo il saluto del presidente dell’ANPI, Maria Saveria Borrelli, al microfono è andata una emozionata Clelia Marsilio, nipote dei caduti Giuseppe Marsilio e Vincenzo Bianco, poco distante dalla famiglia di Trentino La Barba e dal presidente onorario ANPI Angelo Ciavarelli.
A chiudere la mattinata, la voce dei bambini della scuola Eroi Ottobrini, una speranza per il futuro, per non dimenticare.