“Invitiamo il sindaco a revocare le deleghe all’assessore Cianci, per manifesta incapacità nell’amministrare un settore, quello della gestione dei rifiuti, che incide notevolmente sulle tasche dei cittadini”. Il Movimento 5 Stelle chiede la testa della vice sindaca di Vasto e assessora all’Ambiente, Paola Cianci, dopo che la Commissione di vigilanza del Consiglio comunale ha ascoltato in audizione la numero due dell’amministrazione di centrosinistra.
In un comunicato stampa, i pentastellati riportano alcune dichiarazioni rilasciate da Cianci riguardo al contratto sulla raccolta differenziata a Vasto Marina. Un accordo, quello stupulato tra il Comune e la Pulchra spa (la società d’igiene urbana di cui il municipio stesso detiene il 52% delle azioni), su cui il M5S ha sollevato numerose obiezioni e ora, dopo l’audizione, definisce “a dir poco sconcertanti” le dichiarazioni dell’assessora alle Politiche ambientali. “Ne riportiamo – si legge nel comunicato – alcune integralmente: ‘Per quanto concerne i ricavi derivanti dalla differenziazione dei rifiuti, il Movimento 5 Stelle contesta la mancata indicazione della voce relativa al vetro. A tal riguardo giova innanzi tutto precisare che contrattualmente i ricavi della differenziazione della plastica, della carta e del vetro, non incidono sulla quantificazione dell’onere finanziario posto contrattualmente a carico del Comune, in quanto gli stessi vengono introitati dalla società affidataria e questo come forma di incentivazione alla differenziazione. Più la Società differenzia correttamente e più incrementa il proprio guadagno’.
Affermazioni sbalorditive, a seguito delle quali – commenta il Movimento 5 Stelle – c’è da domandarsi quale sia il vantaggio dei cittadini a differenziare correttamente se poi i ricavi di questa operazione vanno alla Pulchra. I cittadini di Vasto lavorano forse per la Pulchra? Abbiamo inoltre chiesto in Commissione di Vigilanza come mai, a fronte di una deliberazione di Giunta (numero 14 del 25 gennaio 2016) che stabiliva per la raccolta differenziata a Vasto Marina un limite di compenso di 150.000 euro l’anno (facendo riferimento ad una specifica offerta della Pulchra del 21 dicembre 2015), è stato invece stipulato un contratto che ha elevato il tetto del compenso a 200.000 euro facendo riferimento ad una seconda offerta della Pulchra datata 20 gennaio 2016, completamente diversa da quella del 21 dicembre 2015 cui la Giunta aveva fatto riferimento. Abbiamo dunque invitato l’amministrazione a mettere ordine, revocando un contratto palesemente irregolare e predisponendone uno nuovo in linea con la sopra citata deliberazione della Giunta. Cosa ha risposto in proposito l’assessore Cianci? Ecco il testo integrale: ‘La circostanza che la seconda proposta della Pulchra non sia stata approvata dalla Giunta comunale, come effettivamente avveniva per la prima, non inficia minimamente l’operato dell’amministrazione, trattandosi di decisioni e valutazioni meramente gestionali, che evidentemente attengono e rientrano nel potere valutativo e discrezionale della figura dirigenziale e non rientrano certo nelle competenze della Giunta comunale’.
In sostanza, ci dice l’assessore Cianci, il dirigente ha il potere di fare contratti che superano il limite di spesa stabilito dalla Giunta che, da parte sua, non ha competenza nel verificare che le proprie determinazioni vengano rispettate o meno dalla dirigenza. Poiché riteniamo – afferma il M5S – queste dichiarazioni completamente erronee e prive di ogni fondamento contrattuale e giuridico, abbiamo deciso di interrogare il sindaco Menna affinché dica ai cittadini che fine fanno i ricavi derivanti dalla vendita dei materiali selezionati, compreso il vetro che in base alle dichiarazioni della Cianci avrebbe per le casse comunali ‘saldo uguale a zero’, specificando con chiarezza i riferimenti contrattuali con la Pulchra ed i relativi flussi finanziari. Chiediamo inoltre al sindaco Menna di farci conoscere la sua opinione sull’autonomia dei dirigenti nel superare i tetti di spesa stabiliti dalla Giunta comunale. Invitiamo infine il sindaco a revocare le deleghe all’assessore Cianci, per manifesta incapacità nell’amministrare un settore, quello della gestione dei rifiuti, che incide notevolmente sulle tasche dei cittadini”.