Sei anni e due mesi. E’ la pena che il gup del Tribunale di Vasto, Caterina Salusti, ha inflitto a Francesco Leuci, il 55enne che un anno fa tirò una coltellata alla schiena della sua ex in piazza Rossetti.
La giudice ha letto la sentenza oggi pomeriggio, alle 15,50, nell’aula del secondo piano del palazzo di giustizia di via Bachelet. Il pubblico ministero, Giampiero Di Florio, aveva chiesto 8 anni di reclusione. Gli avvocati difensori, Luigi Di Penta e Antonello Cerella, nelle loro arringhe, avevano formulato la richiesta di derubricare il reato da tentato omicidio a lesioni.
L’aggressione risale a 361 giorni fa: era la tarda mattinata del 25 settembre quando l’ex finanziere, passando per piazza Rossetti, aveva visto la sua ex compagna, M.P., 58 anni, di Vasto, a piedi insieme a una sua parente. L’uomo era sceso dall’auto e aveva tirato una coltellata alla schiena della donna, perforandole un polmone, poi era risalito in macchina e si era allontanato da Vasto. Preso dai sensi di colpa, alle 14 si era andato a costituire ai carabinieri di Caramanico Terme. Del coltello si era disfatto durante il viaggio da Vasto al paese ai piedi della Maiella.
[ads_dx]Oggi la sentenza. “Ci aspettavamo – commenta Di Penta all’uscita dall’aula – una pena di gran lunga inferiore. Il nostro assistito aveva anche inviato una lettera di scuse alla vittima e abbondantemente risarcito il danno, tant’è che la donna non si è costuita parte civile”. “Presenteremo appello – aggiunge Cerella – per chiedere una riconsiderazione del reato e le conseguenti derubricazione e riduzione della pena”.
“Abbiamo rinunciato a costituirci parte civile – sottolinea Elisa Pastorelli, avvocata della vittima – solo al momento dell’udienza preliminare. Esprimiamo apprezzamento per l’ottimo lavoro svolto dal procuratore e riteniamo giusta la condanna”.