“Nel registrare la dichiarazione fatta oggi, e non ieri in conferenza stampa, come una evidente e necessaria presa d’atto della validità delle ragioni di quanto da noi chiesto con le mozioni protocollate, manifestiamo ancora grande preoccupazione perché la cessazione delle funzioni non avviene per richiesta, ma per decreto sindacale che provvede a trasferirle in capo ad altro dirigente e che il sindaco di Vasto, Francesco Menna, si è guardato bene dal menzionare”. Così commentano le dimissioni di Alfonso Mercogliano da dirigente municipale sei consiglieri comunali d’opposizione: Davide D’Alessandro, Alessandro d’Elisa, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani.
“Quindi – affermano in un comunicato stampa congiunto – solo giustificazioni volte a guadagnare tempo, esattamente come sul caso Pollutri che è ancora al suo posto pur avendone, il sindaco, preannunciato le dimissioni e sul fattaccio Pulchra, su cui ieri si è solo cercato artatamente di sviare l’attenzione su altre convenzioni, mentre il problema sostanziale continua a riguardare una omissione grave da parte dell’Avvocatura, che ha fatto scadere una opposizione causando grave danno all’Ente e che solo con delibera adottata appena oggi, intitolata ‘Contenzioso Pulchra Ambiente spa – Provvedimenti’, si prende in esame pur essendo la sentenza di giugno 2017.
Insomma, nessuna effettiva risposta, soltanto prese di tempo e tentativi di confondere con inutili conferenze stampa. Compra il tempo, l’amministrazione Menna, ma il tempo scade e la polvere, depositata sotto il tappeto, riemergerà prepotentemente a danno dei cittadini vastesi. Le parole non c’incantano, perciò aspettiamo di discutere e votare le due mozioni in Consiglio sperando nella coscienza di ogni singolo consigliere comunale. Il rischio è di avallare, divenendo complici, un comportamento da sanzionare duramente. L’omissione grave da parte dell’Avvocatura, che lascia scadere i termini, non è ammissibile in un Comune che si rispetti. Omissione su un milione di euro che balla, non sulle noccioline. A Vasto non era mai accaduto”.