“Credo fortemente nella compattezza istituzionale. Tutti noi uomini delle forze dell’ordine, indipendentemente dalla divisa che indossiamo, e gli esponenti della società civile, dobbiamo essere attori per il benessere della collettività“. Con queste parole si è presentato questa mattina il maggiore Amedeo Consales, neo comandante della compagnia dei carabinieri di Vasto, in un informale incontro con la stampa nella caserma di piazza Dalla Chiesa.
Originario di Napoli, Consales nei suoi tanti anni di servizio nell’Arma ha girato a lungo l’Italia. A Vasto arriva dopo aver ricoperto l’incarico di comandante del Nucleo Investigativo di Forlì. In precedenza era stato ad Ascoli Piceno, dove aveva lavorato ad importanti indagini, come l’omicidio di Melania Rea, finite sotto l’attenzione mediatica nazionale.
[ads_dx]“Raccolgo il testimone di un ufficiale valido come Giancarlo Vitiello – ha detto Consales – e in questi primi giorni a Vasto ho potuto apprezzare il lavoro fatto da lui in questi anni. Porto qui l’esperienza professionale in campo investigativo che mi ha visto coinvolto nel mio percorso. Ho già incontrato tutti i comandanti di stazione ed è a loro che mi affiderò in uno spirito di profonda collaborazione perchè sono presenti sul territorio e conoscono bene tutte le dinamiche”.
Di Vasto ha lontani ricordi, “perchè qualche volta da bambino sono venuto qui in vacanza con la famiglia”, ma ha già iniziato a farsi un’idea del lavoro che lo attenderà. Nella cerimonia di saluto al tenente colonnello Vitiello, il procuratore della Repubblica Di Florio ha lanciato un monito [LEGGI]: “Vasto non un’isola felice”. Parole che invitano a tenere alta l’attenzione da parte di tutte le forze dell’ordine e il maggiore Consales ne è consapevole: “So bene che Vasto è una realtà complicata, ma non è la peggiore d’Italia. A prima percezione mi sento di dire che non è di certo il bronx. È una realtà complessa e ha i suoi fenomeni che vanno contrastati e prevenuti. Credo molto nell’attività di prevenzione”.