“Qual è lo stato dell’arte e, in particolare, c’è una delibera in cui si definiscono percorso e cronoprogramma, si assegnano le risorse al San Pio di Vasto e si stabiliscono modaltà di reperimento e organizzazione del personale?”. Sono le domande che il Gruppo promotore della petizione per l’emodinamica a Vasto rivolge ai vertici della Asl provinciale e al governo regionale.
“Sono passati due mesi – si legge nel comunicato – dall’incontro in Direzione generale della Asl a Chieti, a cui abbiamo partecipato con Ugo Aloè, Maria Amato e Peppino Gattafoni, in rappresentanza del gruppo che ha promosso la raccolta di firme per chiedere l’intervento del Ministero della Salute sulla Regione Abruzzo, perché rispetti il principio di equità nella organizzazione della rete del cuore nel territorio del Vastese e, in particolare, doti l’ospedale di Vasto di un servizio di Emodinamica.
Erano presenti per l’azienda: il direttore generale Flacco, il direttore sanitario Orsatti, il dottor Mariotti e l’ingegner D’Amico.
Da quell’incontro siamo usciti con questa rassicurazione da parte del dottor Flacco: ‘L’emodinamica a Vasto è possibile, i tempi della realizzazione strutturale da qui a Natale’.
Altre informazioni avute: l’angiografo, un Toshiba, si trova in deposito alla ditta (gli 8 decimi annunciati dall’assessore Paolucci a maggio 2016), l’impegno di spesa già approvato per iniziativa dell’azienda. Gli spazi, idonei e facilmente accessibili, sono stati individuati nel gruppo operatorio dell’ospedale San Pio da Pietrelcina, anche se, ci è stato detto nel corso dell’incontro, era da verificare la schermatura anti-x delle pareti della sala, era già stato visionato il progetto di ristrutturazione; restava da definire chi materialmente dovesse fare i lavori; i costi verosimili: l’angiografo 270mila euro, 200mila euro circa il resto delle apparecchiature necessarie, circa 50mila euro i lavori.
Fatta questa premessa chiediamo: qual è lo stato dell’arte e, in particolare, c’è una delibera in cui si definiscono percorso e cronoprogramma, si assegnano le risorse al San Pio di Vasto e si stabiliscono modaltà di reperimento e organizzazione del personale?
Cosapevoli di ripeterci: a questo territorio non serve solo un angiografo, noi vogliamo il servizio di emodinamica h24.
Abbiamo scelto la modalità di comunicazione pubblica per la domanda e chiediamo che pubblica sia la risposta, perché deve arrivare alle 15mila persone che, con la loro firma, hanno chiesto di vedere riconosciuto un diritto: quello di vedere salva, oltre che la vita, il cuore”.