“La tua voglia di costruire il futuro con onestà, pacatezza e sensibilità resti un esempio per tutti”, è scritto sulla targa che Sabrina Della Gatta e Tuccio Giugliano scoprono davanti al portone di piazza del Popolo tra tanti occhi lucidi.
Da oggi pomeriggio, la sede del Partito Democratico e dei Giovani Democratici di Vasto è intitolata a Jessica Tinari, morta a 24 anni sotto le macerie dell’hotel Rigopiano di Farindola, travolto da una valanga il 18 gennaio.
Alla cerimonia di oggi pomeriggio partecipano i familiari: papà Mario, mamma Gina e Martina, la cugina della giovane militante dem dal sorriso dolce e gli occhi tersi.
Papà Mario prende la parola e invita tutti i giovani “a impegnarsi, come ha fatto Jessica. Impegnatevi anche in politica, indipendentemente da quale fazione vogliate scegliere”. “Io e mia moglie Gina siamo fortunati e onorati di aver visto crescere questa ragazza, purtroppo per poco tempo”.
Sabato “Tuccio” Giugliano, segretario provinciale dei Giovani democratici, introduce i brevi interventi di una cerimonia sobria, ma toccante. Prendono la parola il sindaco di Vasto, Francesco Menna, che di Jessica ricorda “la passione di dedicarsi alla città. Una passione che deve essere tramandata e il momento più bello per tramandarla è quello di ricordare che è esistita una persona così pura, così nobile, così bella, che adesso è stata chiamata in un’altra dimensione, da cui ci guida e ci illumina. Grazie, Jessica per il tuo sorriso, che rimane scolpito per noi e su tutti noi”.
Gianni Cordisco della segreteria provinciale del Pd: “Intitolare la sede a una persona così giovane vuole essere uno stimolo verso tutti quei giovani che si sono impegnati o hanno voglia di impegnarsi. Il bello dell’esistenza è lasciare il segno in una comunità”.
Sabrina Della Gatta, segretaria locale dei Gd, legge una commovente lettera rivolta all’amica scomparsa: “Se sono riuscita a superare la paura, è grazie a te perché, ogni volta che ho paura, penso a te, che mi sei vicina e mi dai coraggio. E accanto a me ci sono tutti gli altri, tutti quelli che, per anni, hanno costruito il gruppo insieme a te. Sei un esempio da seguire e uno stimolo per crescere, perché tutti abbiamo da imparare da te. Mai hai tradito i tuoi valori per raggiungere un obiettivo. La tua bontà d’animo, la tua pacatezza, l’eleganza e la modestia hanno fatto sì che sapessi sempre cogliere il lato positivo in ogni situazione e vedere la parte migliore di ognuno di noi, anche quando sbagliavamo. Oggi ci guardi dall’alto insieme al tuo Marco e, quindi, non sei sola. Dobbiamo essere forti e non sentirci soli neanche noi. Ti vedremo in ogni traguardo raggiunto a livello personale e di gruppo. Nemmeno la tua famiglia è sola. I tuoi cari sanno che, per loro, ci saremo sempre e, nel nostro piccolo, ti faremo vivere ogni giorno. Alla città oggi lasciamo il tuo nome, perché nessuno possa mai dimenticare la persona che sei stata”. Poi il lancio dei palloncini bianchi, che si incagliano tra i cavi sospesi tra il bottegone del Pd e l’angolo sud-ovest di Palazzo d’Avalos, ma non impediscono che il ricordo dei presenti salga in cielo.
I Gd hanno avviato una raccolta fondi, i cui proventi saranno devoluti al Comitato vittime di Rigopiano, “li consegneremo direttamente nelle mani della famiglia di Jessica”. Verrà distribuita anche una brochure informativa con i particolari dell’iniziativa. Alla cerimonia partecipa anche il delegato nazionale dei Giovani democratici, Stefano Albano.
[ads_dx]Il ricordo dei Gd – “Noi Giovani Democratici – scrivono gli amici di Jessica – abbiamo profuso tutto il nostro impegno per la realizzazione di questa iniziativa perché teniamo fortemente a onorare quella che per noi non era solo un’amica, ma un grande esempio di umanità, sensibilità e forza di volontà.
Nel 2010 è nata la nostra organizzazione: non eravamo tanti, ma sapevamo che dovevamo costruire il nostro percorso passo dopo passo, coinvolgendo amici e conoscenti. Jessica si è presentata a noi da sola, non conosceva nessuno, era mossa sola dalla sua voglia di condividere le sue idee e utilizzarle, assieme alle nostre, per costruire qualcosa.
Da allora si è sempre messa a disposizione, ha lavorato senza chiedere alcun tipo di riconoscimento, senza abbattersi mai, anche nei momenti in cui noi giovani eravamo particolarmente scoraggiati, lei era fermamente convinta che ognuno potesse fare la differenza. E lei la faceva la differenza, con la pacatezza e il sorriso che la contraddistinguevano.
Ha lasciato qualcosa in tutti noi e ora vogliamo lasciare noi qualcosa di lei anche agli altri. Il suo esempio e il suo ricordo devono restare vivi per sempre”.