“Roberta amava molto aiutare il prossimo, per 18 anni è stata nell’Avis come donatrice. Adesso che non può più abbiamo voluto fare qualcosa per continuare a dare voce alla sua vocazione per il sociale”. Così Nicola Smargiassi, padre di Roberta, la giovane venuta a mancare a seguito di un tragico incidente avvenuto nel luglio scorso, nella conferenza stampa di questa mattina per la firma della convenzione che permette la donazione al Comune di Vasto di due defibrillatori che verranno collocati in centro e a Vasto Marina. L’idea è stata dei fratelli di Roberta, Michele e Simone, presenti all’incontro con il sindaco Francesco Menna, il consigliere Marco Marchesani e il dirigente Vincenzo Marcello.
“Questo dono – ha sottolineato il sindaco Menna – ci riempie il cuore di gioia perché ci consente di salvare vite quando ci sono emergenze di carattere cardiovascolare, emergenze spesso imprevedibili per cui è necessario un intervento tempestivo. Credo che anche se Roberta fosse ancora tra noi, la famiglia Smargiassi avrebbe compiuto lo stesso questo grande gesto di solidarietà, in quanto conosciamo la loro vocazione al dono. Roberta comunque è sempre con noi e ci aiuta nei nostri percorsi da altri luoghi. Con il sorriso e la voglia di donare continueremo le nostre giornate”.
“Sperando che non serva – ha aggiunto Michele, il fratello di Roberta – abbiamo voluto ricordare nostra sorella con questo gesto che può contribuire a salvare vite umane”. Nel dettaglio tecnico dei due macchinari il fratello Simone, infermiere, che ha preso l’idea da alcune installazioni simili sulle spiagge del nord Europa: “Noi abbiamo deciso di donarle al comune anche per evitare furti e atti vandalici, comunque si tratta di strumenti che sembrano complicati, ma sono d semplice utilizzo, non occorre nemmeno cambiare le piastre per l’utilizzo pediatrico. Ci sono anche 5 anni di garanzia per interventi di manutenzione, riparazione e sostituzione pezzi”.
“Ringrazio di cuore la famiglia Smargiassi – ha poi concluso il consigliere Marchesani – a cui sono legato e con cui sono cresciuto. Si tratta di un gesto nobile, utile a tutta la città”.