Ore 17.30 – Gli sforzi sono ancora concentrati sotto la strada della pineta: autobotti e mezzi della protezione civile sono tutti raccolti in quel punto per cercare di spegnere le fiamme. Contemporaneamente, dall’alto il canadair continua a effettuare lanci. “Ci toccherà stare qui anche stanotte”, dice il sindaco Piluso.
Ore 16.50 – È stata chiusa la strada tra il centro abitato e i Templi italici. Il canadair sta continuando a operare. La chiusura si è resa necessaria per la presenza di fumo e per non intralciare le operazioni di soccorso.
LA NOTTE – Non è stata una nottata tranquilla per i cittadini di Schiavi d’Abruzzo, i vigili del fuoco al lavoro senza sosta e le squadre di protezione civile impegnate nell’attività di vigilanza (tra queste l’Arci Pesca Fisa). Le fiamme hanno continuato a divorare la vegetazione avvicinandosi pericolosamente alla pineta del paese e alle abitazioni di frazione “Taverna”.
È in questa zona, quindi, che da ieri notte si stanno concentrando gli sforzi delle squadre di soccorso. Dalle prime ore del mattino sono ricominciati i lanci del canadair.
L’allerta resta massima, l’assenza di vento fa ben sperare, ma gli animi non sono tranquilli. Durante la notte, infatti, sono partiti nuovi focolai, lontani da quelli già attivi. Uno scenario che fa pensare a una perversa sfida alle forze dell’ordine presenti.
Un sospetto evidenziato anche dalle parole del primo cittadino: “Il fuoco è a 50 metri dalle case a frazione Taverna – dice a zonalocale.it Luciano Piluso – Le fiamme terminano da una parte e iniziano da un’altra. Non sono un investigatore, ma è impossibile che partano nuovi roghi così facilmente senza la mano dell’uomo”.