In sella alla moto, stavano raggiungendo Punta Penna. Sul rettilineo di via Osca hanno visto sbucare un branco di cinghiali. Non c’era il tempo di frenare ed evitarli. Una coppia di Vasto è ora ricoverata all’ospedale San Pio da Pietrelcina: R.S. e M.D.P. hanno subito fratture, contusioni ed escoriazioni multiple. Conseguenze del tremendo urto con un ungulato, che è morto.
Erano circa le 18.45. Stavano percorrendo il rettifilo della strada provinciale 171, che conduce al porto di Vasto. La mandria è spuntata all’improvviso dalla vegetazione e ha attraversato la carreggiata che, in quel tratto, prende il nome prima di via Osca e poi di viale Marinai d’Italia.
[ads_dx]I cinghiali hanno tagliato la strada alla moto con le due persone in sella. L’impatto e la caduta sono stati inevitabili. Subito è scattato l’allarme. Sul posto sono intervenuti il 118 e la polizia municipale di Vasto. La coppia è stata trasportata d’urgenza nella struttura ospedaliera di via San Camillo de Lellis, dove i medici hanno riscontrato fratture, contusioni ed escoriazioni e disposto l’immediato ricovero. Un incidente che avrebbe potuto causare conseguenze più gravi.
Quello dei grossi suini selvatici che attraversano le strade, provocando decine di incidenti, è un problema serio. Nei giorni scorsi, l’assessore regionale all’Agricoltura, Dino Pepe, ha scritto una lettera ai ministri dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e dell’Agricoltura, Maurizio Martina, per chiedere una modifica della legge nazionale e consentire il prolungamento della stagione “di caccia in braccata per il cinghiale da settembre a gennaio. Ad oggi il cinghiale può essere cacciato solo tre mesi l’anno”.