“Perché delli uomini si può dire questo generalmente: che sieno ingrati, volubili, simulatori e dissimulatori, fuggitori de’ pericoli, cupidi di guadagno; e mentre fai loro bene, sono tutti tua, òfferonti el sangue, la roba, la vita, e figliuoli come di sopra dissi, quando il bisogno è discosto; ma, quando ti si appressa, e’ si rivoltano”. È stato Niccolò Machiavelli il protagonista del quarto appuntamento del Festival di Cultura, Filosofia e Politica che si è svolto ieri sera nella bella cornice di piazza Barbacani, alla presenza del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, del sindaco di Vasto, Francesco Menna, e dell’ex sindaco di Penne, Rocco D’Alfonso.
Ad illustrare “il pensiero forte di un vero scienziato della politica, un classico-contemporaneo, colui che ha colto più di ogni altro l’essenza, il fondo buio dell’essere umano” Davide D’Alessandro, che ha anche commentato alcuni aspetti del suo testo, Intervista a Machiavelli. Dopo l’intervento di Antonio De Simone, che ha esaltato Vasto e confermato la necessità di manifestazioni come queste, di mecenatismo culturale, D’Alessandro ha invitato a leggere e rileggere Il Principe, definito da Gramsci “libro vivente”, e ha regalato una chicca finale: la voce di Giorgio Albertazzi nei panni di Machiavelli, in un passo degli Strambotti.