E’ stato inaugurato domenica 23 luglio a Torino di Sangro il nuovo percorso che unisce l’area di rinaturalizzazione costiera a sud della foce del fiume Sangro con il Centro Visite di Contrada Saletti.
Aumenta così la fruibilità turistica dell’area e aumentano le aree tutelate dove fauna e flora della Riserva sono protette. Gli interventi finanziati con i fondi PAR FSC 2007 – 2013 dalla Regione Abruzzo sono stati realizzati dalla cooperativa Terracoste e hanno permesso di recuperare un’area di 6500 mq dove è presente vegetazione costiera rientrante tra gli habitat della Rete Natura 2000 protetti dalla Direttiva Europea n. 43/92/CEE (Direttiva Habitat) dove spicca il coloratissimo papavero cornuto, la camomilla marina, il ginestrino marittimo, la coda di lepre, la spergularia, la liquirizia, la stregona, mettendola a disposizione per una fruizione consapevole della spiaggia e per le attività di educazione ambientale; di realizzare un osservatorio faunistico per il bird watching e la fotografia naturalistica; di attrezzare il percorso che costeggiando il fiume Sangro permette di arrivare fino al Centro Visite della Riserva.
“Con una passeggiata di 30/40 minuti – dichiara Cristina Cannone vice presidente della cooperativa Terracoste – è ora possibile, partendo dalla spiaggia di Borgata Marina, visitare una parte della Riserva che permette di apprendere e conoscere meglio gli aspetti connessi agli ambienti costieri, al fiume, l’area umida della vite selvatica, osservare l’avifauna sul Sangro per poi arrivare, evitando la Statale Adriatica, al Centro Visite, incrociando il percorso ciclopedonale della Linea Gustav che si connetterà con la Via Verde”.
“Ringraziamo la Terracoste per l’impegno quotidiano, l’Amministrazione comunale e le associazioni Amici del Mare e GErpAM per il sostegno e l’appoggio che ci danno – esordisce Andrea Natale, direttore della Riserva – nelle varie iniziative e negli interventi di tutela per la zona di Borgata Marina in particolare. Con questi interventi – continua Natale – crescono le aree sottoposte a tutela attiva nella Lecceta di Torino di Sangro e migliora la fruibilità della Riserva per poter sensibilizzare i turisti, fare educazione ambientale e far capire che un altro modo di convivere tra natura e uomo è necessario, oltre che possibile. Se non mettiamo al primo posto il cambio di paradigma economico – incalza Natale – alla lunga anche le aree protette verranno meno”.