Coincidenza o rievocazione di 10 anni fa? L’insopportabile dubbio si aggiunge alla conta dei danni a Lentella dove in due giorni è stata carbonizzata per la seconda volta la pineta sulla strada comunale di accesso al paese.
Non una data a caso. Il fuoco è partito il 24 luglio, esattamente 10 anni dopo quello che distrusse centinaia di ettari lungo la valle del Trigno; medesima circostanza per le fiamme che hanno interessato Casalbordino Lido [LEGGI].
Nel luglio 2007 i territori di numerosi comuni lungo la Trignina furono devastati dalle fiamme alimentate dal forte vento di libeccio: Dogliola, Tufillo, Fresagrandinaria, Lentella, Cupello. Il fuoco l’ultimo giorno arrivò a lambire lo svincolo della SS 650 per San Salvo.
In quell’occasione, della pineta – realizzata dalla comunità montana Medio-Vastese a ridosso del fiume Treste – restarono meno di 20 alberi. Negli ultimi anni la vegetazione era tornata a crescere, in programma c’era un intervento di selezione delle piante da conservare, ma ora “C’è solo cenere”, come nelle parole del sindaco Carlo Moro a zonalocale.it.
Chi ha agito è riuscito nel proprio intento al terzo tentativo dopo quelli falliti a fine giugno e metà mese. Una grossa mano l’ha avuta dal forte vento, lo stesso di 10 anni fa. Il fuoco è partito nel tardo pomeriggio del 24 in più punti, come da consuetudine negli ultimi tempi: pineta, località Coccetta a ridosso della Trignina, contrada “Canaloni” e fondovalle Treste (in territorio di Cupello).
Le fiamme sono poi ripartite ieri mattina, verso le 5, e hanno completato l’opera. I vigili del fuoco della squadra antincendio boschivo di Lanciano (in azione insieme alla protezione civile di Vasto) hanno chiesto l’intervento del canadair, ma quest’ultimo è stato scongiurato dall’arrivo della pioggia.
Per Moro è fuori di ogni dubbio l’origine dolosa per un’opera frutto “della mente perversa dell’uomo“. Bisognerà attendere altri anni per rivedere un bosco in quella porzione di territorio e il sindaco è altrettanto sicuro che “prima o poi qualcuno pagherà per questi danni”.