“Da circa una settimana, con la disattenzione dell’amministrazione comunale e dei gestori della Riserva, sulla bagnasciuga della nostra amata spiaggia di Punta Penna giace un cumulo maleodorante di alghe venuto a riva a causa delle forti mareggiate dello scorso fine settimana. Lo spettacolo che si mostra agli occhi dei tanti fruitori della spiaggia e dei turisti accorsi nel fine settimana non è degno del nome della nostra Riserva”. Così il consigliere comunale di opposizione Francesco Prospero, che aggiunge: “Non è ammissibile abbandonare un cumulo maleodorante di alghe, per circa una settimana, su uno dei fiori all’occhiello della nostra offerta turistica. Pertanto, gli amministratori comunali e i gestori della Riserva devono attivarsi, da subito, per ripristinare lo stato dei luoghi e, nel contempo, non fasi trovare impreparati per le eventuali prossime emergenze che dovranno fronteggiare.
A stretto giro di posta la replica dell’amministrazione comunale, che fa sapere che gli uomini della Pulchra sono già intervenuti due volte per rimuovere le alghe e che continueranno. “L’anno scorso – ha spiegato il sindaco Francesco Menna – abbiamo avuto un fenomeno invasivo che riguardava la costa e che abbiamo affrontato con tutti i mezzi e le possibilità del caso. Quest’anno invece si registra un fatto di origine diversa chiaramente naturale che riguarda l’invasione della costa di Punta Penna di alghe. Ci stiamo adoperando attraverso la Pulchra, attraverso i volontari, attraverso gli operatori ambientali. È un fenomeno naturale, certo fastidioso alla vista, ma innocuo, che stiamo curando con tutte le competenze del caso“.
“Da martedì scorso – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Paola Cianci – siamo intervenuti in via straordinaria con la Pulchra per rimuovere le alghe posizionate sulla riva a causa della mareggiate dei giorni scorsi. La alghe sono ancora visibilmente presenti in mare e continueranno sicuramente a depositarsi e sarà necessario intervenire di nuovo. Si tratta di un fenomeno naturale comprensibile per chiunque tranne per coloro che vogliono creare inutili allarmismi ai soli fini di una strumentalizzazione politica. La gestione e l’amministrazione collaborano sempre per il bene della Riserva e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. A preoccuparci sono ben altre questioni, a differenza del consigliere Prospero, come gli interessi dei privati imprenditori che minano, con le loro attività impattanti sull’ambiente, l’equilibrio della biodiversità e la fruibilità della riserva da parte dei turisti”.
“Le alghe in decomposizione – ha concluso Alessia Felizzi responsabile della Cooperativa Cogecstre – apportano sostanze nutritive alle spiagge, permettendo la naturale crescita e mantenimento della vegetazione dell’habitat dunale e garantendo i servizi ecosistemici necessari ad un Sito di Importanza Comunitaria. Si ricorda che Punta Penna è una Riserva Regionale e un sito Sic prima che una spiaggia. La gestione delle aree Sic è disciplinata dalla Comunità Europea e tutti i finanziamenti ottenuti per quest’area e che tanto hanno migliorato la fruizione vengono assegnati principalmente per il mantenimento dell’ecosistema nella sua interezza e in secondo luogo per la fruibilità. Il consigliere Prospero non fa un buon servizio alla città se non si documenta e informa i cittadini su questi aspetti ambientali. Si cerca costantemente di trovare il giusto equilibrio tra balneazione e tutela”.
“Prendo atto della risposta congiunta dell’amministrazione comunale e dei gestori della riserva – replica Prospero – riscontrando una profonda contraddizione tra chi dice di essersi attivato, prontamente, per ripulire il litorale e chi, invece, quasi dispiaciuto per la loro rimozione, sostiene che ‘le alghe in decomposizione apportano sostanze nutritive alle spiagge, permettendo la naturale crescita della vegetazione e dell’habitat dunale’. Stucchevoli, strumentali e meramente propagandistiche, invece, si mostrano le affermazioni della Cianci che dice che a preoccuparla sono ben altre cose ‘come gli interessi dei privati imprenditori che minano, con le loro attività impattanti, l’equilibrio della biodiversità e la fruibilità della riserva da parte dei turisti’. Sul punto, si ricorda alla Cianci che l’amministrazione di cui fa parte, che si vanta di operare in continuità con quelle che si sono susseguite dal lontano 2006 ad oggi, in oltre 11 anni di mandato non hanno mai pensato o programmato, di intesa con gli imprenditori locali, una riconversione dell’area di Punta Penna. L’amore per l’ambiente e per la riserva, infatti, non si dimostra solo ‘correndo’ dietro alle uova del Fratino, ma con programmazioni ‘faticose’ e di lungo periodo finalizzate ad assecondare le naturali vocazioni del nostro territorio. Ad Alessia Felizzi, invece, in disparte ogni considerazioni circa la sua incomprensibile sicumera, dico che un buon servizio alla Città non lo stanno offrendo loro della cooperativa Cogecstre che, agli occhi della collettività, si sono trasformati da gestori a ‘padroni’ della Riserva”.