“Siamo esasperati”. Dall’esasperazione all’azione legale per interruzione di pubblico servizio il passo può essere breve. A Vasto un palazzo con una cinquantina di residenti è senz’acqua da una settimana. Non ce la fanno più le 12 famiglie del condominio Smeraldo di via Martiri della Libertà. Residenti, ma anche negozi, una palestra e una lavanderia. Rubinetti a secco per tutti ormai da una settimana.
Disagi che si ripetono ad ogni estate da almeno quattro anni. A nulla è servito telefonare ripetutamente al numero verde della Sasi, la società che gestisce il servizio idrico integrato (acqua e fogne) in 92 comuni su 104 complessivi della provincia di Chieti. Oggi un inquilino è andato direttamente negli uffici di via Marco Polo a chiedere il ripristino di un servizio fondamentale.
“Siamo esasperati”, scandisce un residente. “Siamo in condizioni di emergenza. L’acqua non arriva ai rubinetti neanche per quella mezz’ora necessaria a riempire l’autoclave. L’anno scorso, di fronte a un disagio così grave, siamo stati costretti a chiamare un’autobotte privata: una fornitura che ci è costata 427 euro. Non vogliamo farlo anche quest’anno, visto che paghiamo le bollette per un servizio che non ci viene fornito. Per questo, siamo pronti a presentare un ricorso d’urgenza al Tribunale di Vasto per interruzione di pubblico servizio”.