Una nuova spaccatura di consuma nel centrodestra di Vasto. Cinque consiglieri comunali chiedono ad Alessandra Cappa di rinunciare a difendere, nella sua professione di avvocato, l’ex sindaco Luciano Lapenna nell’udienza preliminare sull’inchiesta Baschi azzurri, in cui il procuratore di Vasto, Giampiero Di Florio, ha chiesto il rinvio a giudizio per 16 persone, tra cui tutta la Giunta municipale in carica all’epoca dei fatti.
“Ci siamo incontrati, come facciamo regolarmente, per affrontare argomenti di interesse amministrativo e politico. Durante l’incontro abbiamo invitato la consigliera Alessandra Cappa, eletta nelle fila di Unione per Vasto, a sostegno della candidatura di Massimo Desiati a sindaco di Vasto, a rinunciare alla difesa dell’ex sindaco Luciano Lapenna nell’inchiesta riguardante i baschi azzurri onlus”, scrivono in un comunicato stampa congiunto Davide D’Alessandro (Vastoduemilasedici), Alessandro D’Elisa (Gruppo misto), Guido Giangiacomo (Forza Italia), Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro) e Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia). Francesco Prospero (Progetto per Vasto), invece, non ha firmato il comunicato.
“Le abbiamo evidenziato la nostra preoccupazione sul rispetto del nostro elettorato, abituato a non condividere confusione di sorta, pur nella incontestabile legittimità giuridica della sua scelta professionale. Le abbiamo, altresì, chiesto la rinuncia per opportunità politica, su un argomento fondamentale dell’attività di opposizione, proprio mentre ci accingiamo a formalizzare la richiesta di un Consiglio comunale sul tema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti.
La consigliera Cappa ci ha ribadito di non voler rinunciare alla sua scelta professionale. Non possiamo che prendere atto e andare avanti, più convinti di prima nell’opposizione ferma e rigorosa all’amministrazione Menna, che riteniamo in costante continuità con quella precedente a guida Lapenna“.
Alessandra Cappa non replica: “Non ho niente da commentare, perché quello che dovevo dire l’ho già detto” [LEGGI].