“L’8 giugno mi sono recato in Comune per acquisire, per conto della commissione di vigilanza, alcuni documenti che mi erano stati richiesti in vista di una futura riunione della commissione, che presiedo. Due documenti all’apparenza assai banali da reperire: il conto corrente di tesoreria del Comune di Vasto presso la Carichieti degli ultimi otto mesi e una copia del libro giornale della ragioneria, riguardante il periodo ottobre 2016-maggio 2017. Mi sono recato in comune più volte, dalle 10 la mattina fino alle 19 di sera, ma la documentazione richiesta non mi è stata fornita. La documentazione contabile era necessaria nell’ambito di un argomento che volevamo sviluppare in una futura riunione della commissione permanenti, sui pagamenti verso alcuni fornitori, in particolare nell’ambito di aziende operanti nel settore informatico”. Così il presidente della Commissione di Vigilanza Vincenzo Suriani, che aggiunge: “Le ragioni del diniego dei documenti richiesti sono state che la stampa della documentazione richiedeva molto tempo”.
“A me, da semplice cittadino, – prosegue Suriani – appare difficile che un Comune non possa fornire a un consigliere di minoranza, peraltro presidente della Commissione di Vigilanza, due documenti banali e che dovrebbero essere tenuti alla portata di tutti, come un estratto conto (che un cittadino stampa con il web banking in cinque minuti) e un mastrino contabile che, per quanto corposo, deve solamente essere stampato dal sistema informatico di contabilità. Nei prossimi giorni mi riservo azioni legali in merito, per salvaguardare il diritto di accesso dei consiglieri comunali, sancito dal Tuel del 2000 e da una ampia legislazione successiva”.