Una sinistra concreta, capace di riavvicinare la gente alla politica restituendole fiducia nelle istituzioni e soprattutto ridando alla parola sinistra il suo vero e profondo significato. E’ questo uno dei principali obiettivi di Sinistra Italiana che ha cominciato un percorso nei territori con l’apertura di circoli e con una serie di incontri proprio per favorire un confronto con i cittadini, specie con quel popolo militante deluso da una politica non più capace di intercettare i bisogni e le esigenze della gente, di quelle persone che da anni vivono situazioni di grande difficoltà, alle prese con una crisi la cui soluzione sembra ancora lontana, mentre la distanza tra chi ha sempre di più e chi sempre di meno, si allarga in maniera preoccupante.
E così anche a Lanciano si è tenuto un incontro presso la caffetteria Fenaroli che ha visto la presenza di Paola Natalicchio, della segreteria nazionale, sindaca di Molfetta fino allo scorso anno, di Daniele Licheri, coordinatore regionale di Sinistra Italiana e di Paolo Paolucci referente sul territorio che ha dato il via all’incontro sottolineando le finalità di un partito che vuole ripartire dai territori.
Per Licheri che ha disegnato un quadro della situazione in Abruzzo, questo è il momento per ragionare insieme da un altro punto di vista dando soprattutto ascolto alla gente che in questi ultimi anni si è sentita abbandonata dalla politica e dalle istituzioni. “E’ importante rendere i cittadini protagonisti di scelte e decisioni”, ha rimarcato tra l’altro il coordinatore regionale.
Paola Natalicchio con delega all’ambiente e all’urbanistica, ha seguito con particolare attenzione le questioni ambientali che ancora affliggono l’Abruzzo, a cominciare dall vicenda dei “veleni” di Bussi. “Il nostro è un lavoro concreto e visionario, credo molto nella politica fatta fuori dalle stanze del potere, sono convinta che bisogna ripartire dai territori, dai luoghi. Nelle strade, tra la gente è lì che deve essere il nostro ufficio – ha ribadito la Natalicchio che guarda e punta a una “sinistra utile” – ho fatto un sopralluogo a Bussi, dove la situazione è ancora critica, in Val Pescara 120 mila persone sono coinvolte da una situazione di inquinamento e non ci si può non interrogare su cosa sia stato fatto o meglio non fatto in questi anni, per arrivare a questo punto. La sinistra deve lavorare e impegnarsi nella tutela dei diritti dei cittadini, primo fra tutti il diritto alla salute. La tutela e la salvaguardia del patrimonio ambientale diventa quindi di estrema rilevanza, è necessario avere un progetto chiaro. Una regione come l’Abruzzo, per esempio che vanta un corredo di bellezze paesaggistiche, artistiche, architettoniche deve puntare alla valorizzazione e promozione di questo patrimonio impedendo la permanenza di fonti inquinanti”.