Il metanodotto Larino-Chieti è solo la punta dell’iceberg della delusione nei confronti del secondo mandato dell’amministrazione Pupillo da parte degli attivisti di Nuovo Senso Civico a solo un anno dalla sua rielezione.
“Vogliamo ricordare che la nostra partecipazione ufficiale alla precedente tornata elettorale è stata rappresentata da un documento proposto ai tre candidati sindaci, suddiviso in dieci punti programmatici, ai quali in ordine di gradimento hanno risposto Mario Pupillo, Errico D’Amico e Tonia Paolucci. – ricorda NSC – Il primo dei tre, quindi, l’attuale Ssndaco di Lanciano, avendo sottoscritto più punti, ha preso più impegni con i cittadini di Lanciano che anche per questo lo hanno scelto. Mario Pupillo si è fatto quindi garante, agli occhi dei cittadini, molto più degli altri due candidati, di un rispetto per l’ambiente finora troppe volte tradito”.
“La prima grossa delusione fu la sua mancata partecipazione alla manifestazione del 25 ottobre 2016 a Treglio, a proposito dell’ancora sospesa questione del sansificio, “neanche degnandosi di delegare, – spiegano – non diciamo l’assessore all’ambiente, ma almeno un consigliere con la fascia tricolore appesa al collo”.
La seconda in ordine di tempo è la questione della centrale a biogas di Villa Pasquini, che dopo la denuncia resa pubblica proprio da Nuovo Senso Civico, non ha prodotto nessuna reazione né privata né istituzionale del sindaco. “Gli ricordiamo – prosegue la nota – che quella è una ferita aperta nell’ambito delle questioni ambientali relative al territorio da lui amministrato, che non può essere ancora ignorata con l’atteggiamento dello struzzo che mette la testa sotto la sabbia. La terza, – dice NSC – prima dello scandaloso voltafaccia a proposito del metanodotto Larino-Chieti, è la questione Feltrino”. Anche lì si fecero scadere i termini per il rinnovo del Contratto di fiume, termini poi prorogati dalla Regione, ma di fatto rischiando di congelare soldi e il lavoro fin a quel punto svolto.
“Su ZTL e pista ciclabile stendiamo un velo pietoso. – affermano gli attivisti – Siamo i primi a sostenere una riconsiderazione seria della mobilità nella nostra città, ma a patto che ci sia dialogo con i cittadini, a patto che il confronto non sia organizzato a giochi fatti, a patto che ciò che costituisce una grande occasione non si trasformi in un boomerang che azzeri tutti gli sforzi nella direzione di una riduzione delle emissioni di CO2, tra l’altro imposta da direttive comunitarie e da leggi dello Stato ineludibili”.
Una bocciatura senza mezzi termini quella di Nuovo Senso Civico dopo il primo anno del Pupillo bis. Una bocciatura che chiama in causa l’amministrazione tutta, “dai consiglieri agli assessori e in particolare Pino Valente, il vice, battagliero difensore dei diritti ambientali durante la campagna elettorale, attualmente in altre faccende affaccendato, sepolto da un silenzio imbarazzante. – affonda NSC – L’idea che ci siamo fatti è che siamo di fronte ad amministratori chiusi in se stessi, presi dalla carriera politica, impopolarmente dimentichi del ruolo che ha avuto la società civile lancianese nel collocarli dove sono. Se il terremoto delle imminenti nuove elezioni politiche non cambierà gli equilibri dell’attuale maggioranza, per i prossimi quattro anni, fondamentali per il futuro di Lanciano, auspichiamo resipiscenza. C’è ancora tempo – conclude la nota – per rinsavire e porre rimedio al disastro di un anno lontanissimo dalle aspettative dei cittadini”.