Parola agli aspiranti consigliere e intervento conclusivo del candidato sindaco. Prima uscita sul palco di piazza Papa Giovanni XXIII questo pomeriggio per Angelo Angelucci (sostenuto da San Salvo Democratica e Più San Salvo) che, circondato da alcuni dei suoi candidati – Fabio Travaglini, Enzo Toma, Marika Bolognese, Stefania Lombardi, Silvia Di Virgilio, Angelica Ciafardini – ha snocciolato parte del programma elettorale.
Ad ascoltarlo non soli i grandi assenti (Gabriele Marchese, Domenico Di Stefano e Nicola Sannino), ma anche alcuni candidati delle altre liste; tra questi l’aspirante sindaco del Pd Gennaro Luciano.
Diversi i temi affrontati, legati alle esperienze dei singoli candidati, come l’avvocato Stefania Lombardi, residente della marina che ha accusato l’abbandono nei confronti di chi ci abita tutto l’anno e il “ritorno” in campagna elettorale.
Altra candidata che ha toccato con mano un tema caldo degli ultimi tempi è Marika Bolognese, anch’ella avvocato. Il suo studio è in via della Robbia dove tiene banco l’edificazione della palestra a servizio della scuola di via Ripalta [LEGGI]. “Ci diamo ritrovati con un bel capannone che ha chiuso la strada – ha attaccato – per 7, 8 mesi. Solo grazie a una petizione siamo riusciti a far aprire una piccola strada non percorribile con i mezzi agricoli che alcuni residenti hanno”.
Il suo intervento però tocca anche altre opere: “È stato fatto poco e quel poco è stato fatto male. La pista ciclabile è stata fatta sul lato sinistro non rispettando il progetto originale facendo raddoppiare i costi. Non ci possiamo permettere in questi tempi simili sprechi. Così come sono stati soldi sprecati quelli usati per le garitte abbandonate a loro stesse. La marina? Stanno cercando di recuperare ora rifacendo i marciapiedi. C’è bisogno di persone nuove che abbiano voglia di fare”.
Fabio Travaglini (capolista di Più San Salvo) ha ripreso uno dei concetti della vicenda di via della Robbia: “Si sono fatte opere senza aver instaurato un dialogo con i cittadini. I cittadini devono riappropriarsi della città e di quelle strutture pubbliche che oggi non si sa da chi sono gestite e con quali soldi e che non sono a disposizione della collettività. Il consiglio comunale deve tornare centrale, per questo modificheremo lo statuto per dare più potere ai consiglieri, nel rispetto della legge. Oggi le persone chiedono un ascolto che non c’è più. Infine, bisogna ripristinare la cultura della legalità sostituendola a quella dei favori. Non è un privilegio conoscere un assessore che per questo ti sistema il marciapiede”.
Travaglini ha poi ripreso uno dei temi cari all’attuale amministrazione, la sicurezza sulla quale più volte il sindaco ha invocato l’intervento di enti superiori: “Il problema della sicurezza non si risolve con le lettere. Più volte è stata chiesta la tenenza, ma si è mai individuata una nuova caserma per ospitare più carabinieri?”.
Un’amministrazione eco-friendly è quella infine dipinta da Angelucci: “Non siamo per altre colate di cemento a partire da via Firenze. Qui, al posto della scuola, è possibile creare uno spazio verde con dei parcheggi e non un altro edificio che andrebbe a pesare ancora di più sulla già sofferente via Duca degli Abruzzi. Lo stesso vale per la particella 18: noi ce ne vogliamo riappropriare e valorizzarla dal punto di vista turistico, non con l’ennesima colata di cemento. Il nostro progetto per la marina prevede parcheggi e centro sportivo al di là della Statale 16: tutto lo spazio liberato deve servire ad attrarre turisti. Sul teatro: dobbiamo dare una possibilità al teatro, è qui che deve crescere l’educazione civica dei nostri figli. La città è di tutti, non di uno. La nostra squadra – ha concluso – è competente e fortissima“.