Non si placano le polemiche dopo le parole dell’assessore regionale Dino Pepe che aveva definito “impossibile” il rilancio del Cotir di Vasto [CLICCA QUI].
“Il disagio economico e psicologico dei lavoratori – scrive il consigliere regionale Mario Olivieri – che pur avendo portato a termine i progetti di ricerca si sono sovente trovati nell’impossibilità di percepire quanto loro spettante, non solo non è stato compreso nella sua gravità insostenibile per i numerosi nuclei familiari interessati – che, ad oggi, vivono una condizione di indigenza tale da non essere in grado di sostenersi – ma addirittura è stato aggravato dal recente annuncio di una morte prematura“. A questo punto, Olivieri chiede con urgenza “la tempestiva azione del Presidente Luciano D’Alfonso per reperire risorse straordinarie per ripristinare la piena operatività del Cotir che, insieme agli altri centri di ricerca regionali, espleta un ruolo fondamentale per lo sviluppo scientifico ed economico abruzzese e per garantire il rilancio del Consorzio. Non è, infatti, ipotizzabile che il solo fatto di trovarsi nel Vastese possa costituire il discrimine per un trattamento diverso da quello riservato agli addetti di baracconi ben più costosi riscontrati e presenti in altre aree del territorio regionale che sono stati salvaguardati dalla azione dell’esecutivo”.
Solidarietà ai lavoratori è stata poi espressa dall’ex presidente del Cda Cotir, Alberto Amoroso che giudica “pessima la scelta di questa Regione di aver mandato a casa un Consiglio di Amministrazione per sostituirlo con dei liquidatori fantasma che poco hanno prodotto in termini di rilancio e risanamento economico finanziario. Anzi oggi constatiamo il contrario. Il sottoscritto, unitamente alla sua squadra, era riuscito sia a sviluppare una proposta di legge per unificare i Centri di ricerca in Abruzzo sia a pianificare un nuovo piano industriale che doveva funzionare attraverso il Programma di Sviluppo Rurale ed un fondo di rotazione specifico erogato da parte della Regione Abruzzo. Un progetto all’epoca fermato dalla cecità sindacale e dal pressapochismo di alcuni personaggi che oggi rivestono ruoli di governo alla Regione Abruzzo che ieri, invece, erano sui tetti a protestare insieme ai lavoratori del Cotir. Imbarazzante inoltre è il silenzio dell’ex sindaco Luciano Lapenna e dell’attuale sindaco di Vasto. Pertanto ribadendo la mia solidarietà ai lavoratori del centro di ricerca di Vasto, avendo avuto modo di conoscere le loro professionalità, adesso mi aspetto da parte dell’assessore regionale Dino Pepe delle spiegazioni di come intende trasformare una struttura come quella del Cotir che in tutti questi anni ha prodotto ricerca scientifica e sperimentale nel mondo rurale vastese e abruzzese”.