Mentre si discute di misure per fermare lo spopolamento [LEGGI], i comuni dell’entroterra vengono privati di altri servizi.
Monteodorisio perde l’Agenzia della Carichieti, ma il sindaco Saverio Di Giacomo non ci sta e scrive una lunga lettera all’istituto bancario chiedendo un ripensamento. A quanto pare, la decisione riguarderebbe solo lo sportello di Monteodorisio, mentre non toccherebbe Palmoli, Celenza sul Trigno e Gissi.
Il Comune amministrato da Di Giacomo conta oltre 600 correntisti Ca.Ri. Chieti, oltre ad avere nell’istituto il proprio servizio di tesoreria. L’amministrazione comunale, inoltre, sarebbe venuta a conoscenza della decisione casualmente e indirettamente nonostante i buoni rapporti che intercorrono.
“Questa amministrazione comunale – scrive Di Giacomo – che mi onoro di rappresentare, è venuta casualmente e indirettamente a conoscenza della decisione adottata dagli organi di gestione di tale Istituto di procedere alla chiusura dell’Agenzia di Monteodorisio. Gli ottimi rapporti intercorsi da sempre fra le due istituzioni nonché l’appoggio incondizionato offerto a favore di tale banca, rinunciando anche alla possibilità di avere almeno un’altra presenza sul territorio per garantirne una permanenza tranquilla ed economicamente remunerativa, avrebbero suggerito non solo che questa amministrazione venisse preventivamente informata, ma che si aprisse anche una discussione fra le parti per esaminare l’esistenza della pur minima possibilità, conseguente anche ad eventuali impegni della scrivente, che potesse evitare una simile decisione, il tutto supportato anche, e ci piace ricordarlo, dal fatto non irrilevante che tale Istituto è stato da sempre tesoriere di questo Comune.
Non possiamo quindi non esternare il nostro totale disappunto essendo oltretutto convinti che esistono le condizioni economiche a sostegno della permanenza e che il provvedimento di chiusura non può essere giustificato esclusivamente dalla vicinanza con un altro sportello presente nel comune di Cupello. L’errore commesso a suo tempo di rinunciare ad altra presenza bancaria sul territorio a protezione di quella della Carichieti verso cui abbiamo sempre riservato stima e fiducia, ci pone oggi nell’assurda situazione di non avere più alcuna presenza di sportelli bancari in ridicola contrapposizione con la vicina Cupello, si più popolosa di Monteodorisio, ma con tre istituti bancari presenti.
Per quanto sopra esposto e nel chiedere un incontro urgente e chiarificatore con tale Istituto, ci permettiamo di ribadire la nostra totale e irritata contrarietà al provvedimento adottato non ritenendolo sostenuto da valide motivazioni. Posizione, questa, che rispecchia totalmente e fedelmente quella dei cittadini e in particolare degli utenti e dei correntisti (oltre 600) intenzionati a penalizzare pesantemente tale Istituto per il provvedimento adottato. Nell’invitare gli organi di gestione di tale Istituto a revocare il provvedimento adottato, ci permettiamo sottopone agli stessi, al fine di evitare pesanti penalizzazioni all’intera cittadinanza, la proposta di far rimanere nel centro abitato lo sportello bancomat e assicurare almeno due presenze settimanali di un dipendente per svolgere le operazioni bancarie basilari specialmente a favore degli anziani dietro l’impegno di questa amministrazione di mettere a disposizione gratuitamente gli spazi necessari per facilitare l’accoglimento di entrambe le richieste”.