Il tempo non (D)Esiste è l’ultimo album de La Differenza (Fabio Falcone, Jakka, Mattia Pompei e Davide Cancelli) che ha visto la luce il 5 maggio, anticipato dal singolo (e dal video – GUARDA) Tira a campare, storico brano di Edoardo Bennato. Di questo album, il quinto della band abruzzese, molte cose le abbiamo già conosciute, ad esempio le prestigiose collaborazioni con importanti artisti italiani, dal già citato Bennato ad Eugenio Finardi (nel video in studio con La Differenza), da Ruggeri a Britti, da Ron a Omar Pedrini. C’era però molta curiosità attorno a questo lavoro che ha visto Falcone & co. tornare a lavorare con Stefano Severini, il produttore pescarese che firmo l’album di debutto, Preso!, che accompagnò la band sul palco di Sanremo nel 2005. Il tempo non (D)Esiste è un disco interessante e da scoprire, in cui vengono tirate a lucido e riattualizzate perle preziose della musica italiana nello stile de La Differenza. A qualche giorno dall’uscita del disco ne abbiamo parlato con Fabio Falcone.
Negli ultimi anni vi eravate un po’ persi di vista. C’è chi diceva che vi eravate sciolti. Ed ora eccovi qui con un nuovo disco. Cosa avete fatto davvero negli ultimi anni?
Tutti dicono sempre che La Differenza si scioglie, ce lo hanno chiesto almeno 40 volte negli ultimi anni. Credo che questo sia un po’ l’effetto dell’epoca che viviamo, l’epoca dell’apparenza, dell’esserci a tutti i costi, del dover andare necessariamente in televisione, del dover fare necessariamente un post al giorno su facebook altrimenti sembra che non esisti. E invece no, La Differenza non si è mai sciolta. Come tutte le band ogni tanto ha bisogno di prendersi dei necessari momenti di riposo, a volte brevi, a volte meno brevi, per ricaricare le energie e soprattutto per ossigenare il cervello per ispirarsi, studiare, approfondire, entrare in nuovi campi artistici. Negli ultimi anni c’è chi è diventato papà, c’è chi il papà l’ha perso, c’è chi ha messo su famiglia, c’è chi ha lavorato in altri settori e continua a farlo, c’è chi ha pubblicato dei dischi da solista o in altre formazioni. Ma il cordone ombelicale vero, quello con La Differenza, non si è mai sciolto.
È il primo disco in cui cantate-suonate canzoni scritte da altri. Quanto è diverso rispetto all’interpretare le ‘vostre’ cose?
Moltissimo, abbiamo dovuto alzare l’asticella davvero di tanto. Ci siamo dovuti confrontare con dei big come Ron, Bennato, Finardi, Britti, Fortis, Omar Pedrini, Tony Cicco. Ci siamo dovuti mettere molto in discussione e lo si nota dal fatto che ci sono voluti due anni per pubblicare questo disco. È però il segno che abbiamo lavorato tantissimo, l’abbiamo fatto e disfatto almeno tre volte prima di donargli la luce.
Qualche componente è cambiato negli anni. Cosa c’è ancora di quella band che dal garage di via Santa Lucia (lo storico ‘covo’) arrivò sul palco dell’Ariston?
Qualche componente è cambiato negli anni ma in realtà considero La Differenza una grande famiglia, un movimento prima che una band. Tutti quelli che sono usciti dal gruppo in realtà non se ne sono mai andati. Siamo una famiglia allargata ma molto unita. Prima eravamo dei ragazzi che sognavano di fare il mestiere della musica, ora siamo degli uomini che, a modo nostro, fanno il mestiere della musica. Siamo esattamente quelli di tanti anni fa, non siamo cambiati per niente. Siamo entusiasti e appassionati come prima, sicuramente disincantati e consapevoli delle nostre capacità e delle nostre potenzialità.
Com’è stato confrontarsi con artisti importanti come quelli che sono nel disco?
È stato affascinante. Il giorno in cui Ron ha inciso la voce e poi Stefano Severini, il nostro produttore, e Jakka l’hanno mixata insieme alla mia io e Stefano abbiamo pianto. Ci siamo emozionati tanto nel sentire la voce di Ron accanto alla mia. Ma davvero stata un’emozione continua durata due anni. Abbiamo inciso il primo pezzo con Bennato nel 2015, il disco esce oggi, nel 2017. Sono stati due anni di emozioni, e davvero avremmo voluto farle arrivare alla gente prima. In questo disco abbiamo inserito anche una canzone, ‘Molecolare’, che ho scritto insieme a Davide Di Maggio, un grande autore. È l’unico inedito ed è un po’ l’anello di congiunzione tra il passato de La Differenza ed il futuro. In un album con i grandi della canzone italiana abbiamo voluto inserire con forza la nostra “molecola”.
C’è una canzone di questo album che avresti voluto scrivere tu?
Non c’è nessuna di queste canzoni che avrei voluto scrivere io perchè sono perfette così. Invece quello che ho voluto e che sono riuscito ad ottenere è che queste canzoni, una volta incise nel disco de La Differenza, sembrassero canzoni nostre e così è. Nel disco non sentirete i brani di altri artisti ma sentirete La Differenza che suona proprie canzoni. Non abbiamo realizzato delle cover, sono dei “furti leciti”.
A chi sentite di dover dire sinceramente ‘grazie’?
Sentiamo di dover dire realmente grazie prima di tutto a noi stessi. Siamo la continua prova del fatto che se credi ai tuoi sogni questi si realizzano davvero. Ma ci devi credere davvero. Sai, un giorno faranno un film su di noi perchè è davvero una bella storia da raccontare. Poi diciamo grazie a Stefano, Sandra e Tony senza i quali sicuramente questo disco non sarebbe mai stato realizzato. Stefano Severini è stato il produttore del primo disco de La Differenza, quello con cui andammo a Sanremo e produttore anche di questo disco. Una persona a cui vogliamo bene come se fosse un fratello maggiore.
Cosa vi aspettate da questo album?
Niente di tutto quello che la gente possa immaginare. Quello che ci aspettavamo era di poterlo realizzare così bene come è venuto fuori. Volevamo realizzare un gran disco, un’opera della quale andar fieri ed è realmente accaduto. Un disco che sento da mesi sento a palla nella mia macchina ma non ho fatto salire nessuno per ascoltarlo perchè ora finalmente potrete ascoltarlo da tutti quanti. Poi da dopo questa intervista La Differenza si scioglierà. Fino al prossimo album, naturalmente!
La Tracklist del disco: Tira a Campare ft Edoardo Bennato – Trappole ft Eugenio Finardi – Sole Spento ft Omar Pedrini – Molecolare (Di Maggio/Falcone) – Io ti cercherò ft Ron – Fortuna che non era niente ft Alex Britti – Non farò mai quello che vuoi (Skiantos) – Se mi vuoi ft Tony Cicco (Formula 3) – Oh oh oh! ft Alberto Fortis – È tardi ft Garbo – (Le) Louvre ft Enrico Ruggeri