Il Crab uscirà dalla fase liquidatoria il prossimo 22 maggio, per il Cotir non c’è nulla da fare. Lo ha annunciato l’assessore alle Politiche agricole, Dino Pepe, nel corso di una riunione che si è svolta a Pescara, alla presenza del liquidatore delegato Andrea Cleofe e delle rappresentanze confederali dei sindacati: “Si è condiviso – ha sottolineato l’assessore Pepe – di procedere sul progetto di riordino avviato e su cui è stato raggiunto un primo importante risultato come l’uscita dalla fase liquidatoria del Crab prevista il 22 maggio 2017 in occasione di una assemblea straordinaria”. Per quanto riguarda la vicenda legata al Cotir, “dopo il contributo di 500mila euro da parte della Regione Abruzzo per l’anno di competenza 2016, stante la grave situazione debitoria e gli atti legali dei creditori – ha detto Pepe – si è constatata l’impossibilità di raggiungere l’obiettivo di rilancio auspicato“. Tra le soluzioni ipotizzate, in considerazione del previsto ampliamento dell’oggetto sociale del Crab, nonché la contestuale uscita dei soci (solo il Comune di Avezzano resterà nella compagine societaria con una percentuale ridotta), “vi è la possibilità che sia proprio il Crab a seguire in futuro le attività dei Centri con conseguente valutazione della eventuale ricollocazione delle unità lavorative del Cotir“.
Amareggiati i lavoratori: “Nessuno di noi è stato ancora licenziato, né ci è stato detto qualcosa. La cosa che ci fa più male è che si fanno dichiarazioni prima di chiarire i vari aspetti con il personale interessato. Da tanti mesi ormai al Cotir non si fa vedere più nessuno, e dobbiamo apprendere queste cose in questo modo”.
“La Regione dopo 3 anni di bugie e promesse chiude il Cotir di Vasto, dopo aver già chiuso il Crivea di Miglianico” commenta invece il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo. “Il Presidente Luciano D’Alfonso e l’assessore regionale Dino Pepe hanno scientificamente voluto e programmato la chiusura del Cotir visto che in questi anni, nonostante gli allarmi e le proposte avanzate dal sottoscritto e condivise in Commissione Agricoltura, abbiamo assistito inesorabilmente solo alla mancata volontà, di questo Governo regionale, nel trovare una soluzione idonea per rilanciare l’ente di ricerca vastese”.