Una ruspa ha abbattuto stamattina il chiosco abbandonato della villa dinamica Falcone e Borsellino del quartiere San Paolo di Vasto. Iniziato anche lo smantellamento del laghetto, da tempo divenuto malsano.
Avviati ieri gli interventi, commissionati dal Comnune di Vasto, per la bonifica dell’area verde, realizzata negli anni Novanta per dotare di un polmone verde la periferia della città, ma ormai ricettacolo di rifiuti nel bel mezzo del rione che, con circa 13mila residenti, è il più popoloso di Vasto.
Nelle scorse settimane, a protestare, anche attraverso dirette video e filmati pubblicati su Facebook, erano stati Stefano Moretti dell’associazione denominata Osservatorio antimafia, e Patrizia De Rosa, una residente. Entrambi avevano raccolto in un apposito contenitore parte delle siringhe trovate nel chiosco e le avevano portate in municipio. A sostenere l’iniziativa si era aggiunto anche Marco di Michele Marisi, coordinatore di Giovani in movimento, associazione giovanile di centrodestra. Il casotto in legno, che in passato ospitava un bar, è andato a fuoco un anno fa, mentre nell’acqua putrida del laghetto galleggiavano da tempo carcasse di animali morti.
Sul suo profilo Facebook, il sindaco, Francesco Menna, annuncia: “Nei prossimi mesi la fase due dell’intervento ci consegnerà un luogo rinnovato, dove piccoli e grandi potranno trascorrere, in serenità, ore di svago e socialità. Un lavoro che, come fatto finora, seguiremo passo passo, silenziosamente, senza proclami”.