Il Movimento 5 Stelle chiede una bozza del nuovo regolamento della Commissione Affari sociali del Consiglio comunale di Vasto. La ottiene “dopo varie sollecitazioni”, ma “la prima bozza, poi fotocopiata e consegnata a tutti i componenti la Commissione, è stata erroneamente stampata con un refuso sul retro, un commento ad uso interno della maggioranza, per ricordare, a chi già non lo sapesse, che la proposta di baratto amministrativo avanzata dai 5 stelle non deve passare. Si legge sul retro del regolamento: “Attività di volontariato (Sul punto va naturalmente operata una approfondita riflessione, dal momento che questo strumento potrebbe essere utile per limitare e/o escludere del tutto il baratto proposto dai Cinque Stelle)”.
Lo raccontano i due consiglieri comunali pentastellati, Dina Carinci e Marco Gallo, allegando una foto del documento con la postilla del centrosinistra: “Se c’è una cosa davvero difficile in politica – commentano Carinci e Gallo – è avere la dimostrazione di quello che si sostiene. Questa maggioranza ci ha fornito su un piatto d’argento la prova di quale considerazione ha dei cittadini, mettendo nero su bianco la propria volontà di affossare qualsiasi proposta avanzata dal Movimento 5 Stelle”.
E poi chiedono: “Chi avrà scritto quel pro-memoria? Chi è stato tanto ingenuo da fornirlo anche all’opposizione? E pensare che in Consiglio comunale, davanti alle telecamere dello streaming, la maggioranza si era detta disponibile a valutare la proposta e a studiare un regolamento sull’argomento… davanti alle telecamere, ma nelle segrete stanze qualcuno impartisce direttive per ostacolare ogni iniziativa che provenga dal M5S.
Abbiamo scoperto che questa amministrazione era inadeguata già dal primo Consiglio Comunale e ne abbiamo avuto conferma ad ogni occasione; ora cittadini hanno la prova di quello che sosteniamo da tempo e, cioè, che diamo fastidio e che danno fastidio le nostre proposte”.
Secondo Gallo e Carinci, la coalizione che sostiene l’amministrazione Menna si comporta come il marchese del Grillo, noto personaggio dell’omonimo film interpretato da Alberto Sordi che, in una scena, viene sorpreso dai gendarmi a giocare d’azzardo con alcuni cittadini ma, siccome è nobile, si salva dall’arresto e, mentre se ne va, si gira verso gli arrestati e dice: “Io so’ io e voi non siete un…”.