“Le primarie, con la loro scarsa partecipazione, hanno confermato lo stato preagonico in cui versa il Pd a Vasto, ma a San Salvo è andata anche peggio. Un’affluenza così bassa mai si è verificata, è il segno dello scollamento che c’è tra la società vastese, di tutto il vastese, e il partito. Su questo penso che siano d’accordo anche i tre commissari desaparecidos che hanno portato all’asfissia il partito, Paolucci, Rapino, Zappalorto. E siccome il Pd di Vasto aveva anche il capolista provinciale all’assemblea nazionale, Francesco Menna, allora si può chiedere a questi dirigenti di togliere il disturbo. Ma, tranquilli, così non accadrà, perché pensano di aver fatto un ottimo risultato”. Duro commento di Angelo Bucciarelli all’esito delle primarie, che evidentemente non hanno lasciato soddisfatte tutte le anime del partito. “In realtà – sottolinea infatti Bucciarelli – questo Pd si porta dietro un risultato scadente. Però ci sono gli 885 voti a Renzi e i 164 di Orlando e i 135 di Emilano. E poi 11 schede tra bianche e nulle (ma chi saranno questi buontemponi che invece di andare al mare vanno a pagare 2 euro per annullare la loro scheda?)”.
Ma per Bucciarelli “il risultato più scadente sta nell’aver affermato una classe dirigente mediocre, impreparata, priva di cultura politica, improvvisata ad affrontare la cosa pubblica. Vediamo di capirci, vediamo di capire il senso di questa scarsa partecipazione a quella che era considerata una festa di democrazia, le primarie, che dà il segno del distacco con la società vastese. Cosa sta facendo questa ‘nuova classe dirigente’ per lo sviluppo, per il suo territorio, per le periferie, la viabilità, per contrastare lo stato di abbandono di intere aree, per il miglioramento del senso civico (negli ultimi 6 mesi, si ha la percezione concreta dell’aumento del degrado, probabilmente a causa dei pochi vigili in servizio)? Nella città, mi hanno insegnato nelle fumose riunioni di partito, il risultato dell’azione politica si misura nel miglioramento della vita delle persone. A Vasto non va più così. A Vasto si sta creando il vuoto con i mondi che una volta erano vicini al Pd, quello dei giovani, della scuola, della sanità pubblica, degli imprenditori, degli artigiani. Al Pd di Vasto manca il rapporto con le storie vere. In compenso hanno occupato gli spazi della politica. Ma gli spazi occupati non portano voti, portano guai, in un battibaleno”.