La notte del 30 aprile a Lanciano ignoti vandali hanno preso di mira, distruggendola, l’installazione in via delle Rimembranze che aveva fatto nascere un bimbo dal tronco di un albero, ad opera di Nicola Antonelli autore anche della performance artistica sul teatro Fenaroli che tanto ha fatto discutere (QUI l’articolo).
“Personaggi, difficile chiamarli persone, che senza volto e senza idee, vorrebbero guastare il clima, un bel clima, di partecipazione democratica, di libertà agita (e non delegata) dalle tante e tanti che stanno manifestando la sana volontà di esporsi e lottare per i principi inalienabili su cui si fonda la Repubblica. – afferma il comitato organizzatore del Mese della Resistenza in una nota – La performance artistica di Nicola ci ha dato coraggio, ha dato voce e generato il percorso, determinato e sereno, sfociato nella presentazione dell’istanza popolare per la rimozione delle insegne del regime fascista dal teatro Comunale di Lanciano, un luogo che appartiene alla nostra comunità”.
“Questi personaggi tentano di avvelenare l’aria libera che stiamo respirando, compiendo atti di calcolato vandalismo, in risposta alla performance artistica di Nicola che rivendichiamo come patrimonio di tutta la comunità antifascista. – si legge ancora nella nota – Nicola non ha rotto niente, non ha distrutto un simbolo che gli è e che ci è inviso, non l’ha neppure cancellato, l’ha coperto, lasciandone leggibile il contesto, in modo che fosse chiaro cosa avesse scelto di coprire”.
Solidarietà quindi all’artista Antonelli (QUI la sua intervista) da parte del comitato che organizza il Mese della Resistenza Lanciano e ferma condanna del gesto, certo che sia un atto intimidatorio e non un semplice atto di vandalismo come altri avvenuti in città negli ultimi tempi.
“Noi non ci lasceremo provocare e vigileremo affinché le istituzioni democratiche non si lascino intimidire. Porteremo, insieme, fino in fondo questa lotta. – conclude la nota – Siamo solidali con Nicola, che non è solo, ma ha un popolo accanto, un popolo che desidera che continui a fare arte nelle nostre strade, sulle facciate dei nostri edifici ed ovunque scelga di volersi esprimere”.