Rimarranno a disposizione del pubblico da sabato prossimo, giornata di inaugurazione, fino a fine dicembre le opere di Juan Del Prete, l’artista argentino originario di Vasto, che compongono la mostra dal titolo Juan Del Prete, libertà e sperimentazione allestita a Palazzo d’Avalos nelle Sale del Quarto della Marchesa, fresche di ristrutturazione. A presentare l’iniziativa nella conferenza stampa che si è tenuta questa mattina, il sindaco di Vasto, Francesco Menna, l’assessore al Turismo Carlo Della Penna, il consigliere delegato alla Cultura Elio Baccalà, la direttrice della Biblioteca comunale Mattioli Irma Perrotti e le curatrici della mostra, Silvia Bosco e Sara Pizzi, storiche dell’arte della cooperativa Archeologia che gestisce Palazzo d’Avalos.
Come sottolineato dal sindaco Menna, “le opere di Juan Del Prete rappresentano un patrimonio artistico importante per la città ed è nostro dovere e nostra gioia esibirle a Palazzo d’Avalos. Si tratta di un’iniziativa che ci aiuta a fare turismo culturale“.
A seguire, il consigliere delegato alla Cultura, Elio Baccalà, ha spiegato i dettagli dell’iniziativa, non prima di aver ringraziato l’ex sindaco Luciano Lapenna per il reperimento dei 65mila euro serviti per la ristrutturazione delle Sale del Quarto della Marchesa che ospiteranno la mostra. “Le opere – ha sottolineato Baccalà – sono state donate nel 1977, quindi per molti anni sono stati nell’oblio; adesso finalmente viene loro dedicato il giusto riconoscimento. Sabato prossimo ci sarà l’inaugurazione con gli interventi previsti [CLICCA QUI] che inizieranno puntualmente alle 17, per evitare che l’evento sia ancora in corso quando inizierà l’esibizione della fanfara della Marina prevista per lo stesso pomeriggio [CLICCA QUI]”. Particolari ringraziamenti da parte del consigliere Baccalà sono andati alle curatrici della mostra, Silvia Bosco e Sara Pizzi, “per la dedizione e la passione con cui hanno portato avanti un progetto importante realizzato quasi a costo zero per l’amministrazione comunale, visto che si tratta di personale interno alla cooperativa che rappresentano professionalità del posto che vanno valorizzate”.
A seguire l’intervento del dirigente del Settore Cultura, Michele D’Annunzio: “Quando sono arrivato al Settore Cultura non sapevo neppure chi fosse Juan Del Prete, ma ho visto in vari uffici del Comune le sue opere esposte e mi sono occupato di riportarle nella sede museale per le opportune verifiche inventariali. Alcune opere sono da restaurare, quindi stiamo pensando a un’iniziativa del tipo Adotta un quadro e a un bando per le professionalità che vorranno contribuire a titolo gratuito”.
Soddisfatto l’assessore al Turismo Della Penna, per il quale “l’iniziativa arricchisce l’offerta turistica della città, come gli altri progetti che stiamo portando avanti con il consigliere Baccalà“.
Nel dettaglio, le spiegazioni di Sara Pizzi: “Saranno 90 le opere esposte e 16 le sculture. Per l’esposizione abbiamo utilizzato un criterio cronologico per accompagnare il visitatore attraverso l’evoluzione artistica di Juan Del Prete, con opere dagli anni Venti agli anni Settanta”. Eccezione al criterio cronologico, come precisato da Silvia Bosco opere come La crocifissione e Povero Cristo, disposte in una piccola saletta che richiama l’ambiente raccolto di una cappellina e L’uomo del 2000 che “con il suo sguardo verso il futuro che l’artista immaginava, chiude la mostra”.