Hanno preso le siringhe che hanno trovato nel parco del quartiere San Paolo, le hanno messe in un apposito contenitore e le hanno portate in municipio.
Così Stefano Moretti, dell’associazione Osservatorio antimafia, Patrizia De Rosa, residente del quartiere, il più popoloso di Vasto, e Marco di Michele Marisi hanno sollecitato l’amministrazione comunale a pulire la villa dinamica Falcone e Borsellino.
Erano stati Moretti e De Rosa a chiedere l’intervento della polizia municipale, che aveva delimitato col nastro segnaletico biancorosso sia il laghetto, pieno di rifiuti e carcasse di animali morti, sia l’ex chiosco-bar, incendiato lo scorso anno e ridotto a una discarica. Dentro casotto sono state gettate numerose siringhe, ma anche “contenitori di farmaci”, racconta di Michele Marisi, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia. “All’interno di ciò che rimane del gazebo ci sono anche molti vetri rotti. E’ proprio la struttura in legno la parte più pericolosa dell’intera area verde”.
Nelle scorse settimane, il Comune aveva avviato gli interventi di pulizia, affidati ai migranti ospitati dal consorzio Matrix. L’assessore comunale ai Servizi manutentivi, Luigi Marcello, aveva annunciato un “controllo delle acque stagnanti, condotto alla Asl e da un’impresa specializzata” e “la bonifica del laghetto, i cui fanghi depositati sul fondale sono da smaltire”.