“Nell’ultimo tavolo verde regionale, tenutosi a Pescara lo scorso 31 marzo, ci è stato consegnato un prospetto riepilogativo di quanto, la regione Abruzzo, ha elargito alle Province circa il risarcimento dei danni da fauna selvatica. Le somme, pur largamente insufficienti ed inadeguate rispetto ai danni subiti dalle imprese agricole, sono cospicue: 500mila euro per il 2014, 750mila euro per il 2015 ed altrettanti per il 2016. La ripartizione è stata proporzionale sia alla superficie in kmq di ogni singola provincia che alla quantità di danni denunciati ed accertati”. Lo ricorda il presidente della Copagri Abruzzo, Camillo D’Amico, che però sottolinea: “Mentre abbiamo dato atto alla Regione Abruzzo della prontezza con la quale ha adempiuto al suo compito nell’aver elargito le risorse disponibili sino al 2016, finito da poco tempo, si è evidenziato come le Province non abbiano fatto altrettanto verso le imprese agricole nel liquidare le spettanze loro dovute per i danni subiti alle coltivazioni in gran parte ad opera dei cinghiali. Il sospetto è che queste risorse abbiano preso altri lidi ossia utilizzate dalla Province per le priorità istituzionali come manutenzione di strade e scuole o per finanziare altre voci del loro bilancio corrente”.
Per lo stesso D’Amico “questa cosa è certa non solo rispetto all’ancora non avvenuto pagamento delle spettanze vantate dalle imprese agricole per gli anni 2015 e 2016 ma anche per i ritardi accumulati per il 2014 dove i pagamenti, come nella provincia di Chieti, sono avvenuti solo a Dicembre 2016! Rimarcando il fatto che le spettanze vantate dalle imprese agricole per i danni subiti dalla fauna selvatica alle loro coltivazioni sono un vero e proprio risarcimento per il mancato reddito e non certo di un premio e/o contributo e che ogni ritardo nella loro corresponsione aggrava la situazione economica e finanziaria delle stesse, con la presente, sollecitiamo le Province ad un solerte pagamento di quanto stanziato a favore degli aventi diritto. Chiediamo all’assessore alle Politiche Agricole ad un solerte intervento presso le amministrazioni provinciali affinchè si dia seguito al pagamento delle spettanze dovute dagli agricoltori; laddove così non fosse anche ad esercitare un doveroso quanto necessario potere sostitutivo”.