Presentazione in piazza “tra la gente, senza barriere” per il quarto – in ordine di uscita – candidato sindaco di San Salvo Angelo Angelucci. A suo sostegno tre liste (San Salvo Democratica, Più San Salvo, San Salvo Bene Comune) con un unico slogan: “Un’altra città è possibile”.
Con lui, al “tavolo dei relatori” ci sono Emanuele Di Nardo (5 anni fa 145 preferenze nell’IdV, secondo più votato dopo Sannino), Fabio Travaglini (candidato sindaco con l’Udc alle passate amministrative nelle quali raccolse 796 voti) e Silvia Di Virgilio (iscritta del Partito Democratico e tra le promotrici del comitato renziano San Salvo Adesso!).
“Non sono adatto alle fiction, sono autentico e non ho bisogno di fotoritocco – ha esordito Angelucci riferendosi a chi sui manifesti elettorali ha fatto ricorso a qualche ritocchino – Non mi sottrarrò al confronto, ma la nostra non sarà mai una polemica offensiva”.
Non poteva mancare la ricostruzione del percorso che ha portato alla non-riappicificazione col Partito Democratico: “Avevamo scelto un candidato terzo, garanzia per tutti: l’avvocato Pasqualino Onofrillo. Il Pd ha presentato Gennaro Luciano, poi lo ha congelato e poi ripresentato chiedendo le primarie. Queste non avevano senso davanti a una figura terza. Quando sarò sindaco, per quanto mi riguarda, sarò aperto alle loro proposte”.
Sicurezza, tasse, centro storico e marina i fallimenti di questa amministrazione individuati da Angelucci: “Metterò a disposizione della città i miei sapere da sindacalista per le difficoltà economiche delle famiglie. A San Salvo Marina non basta un contentino dell’ultima ora. Nessuno deve restare indietro e nessuno resterà indietro”. Poi l’affondo finale sull’amministrazione guidata da Tiziana Magnacca: “Ora siete voi quelli di prima!“.
Panorama non edificante quello tracciato da Di Nardo: “Una città stanca, sconosciuta al di là dei nostri confini, oggi si avverte il declino. Appoggio Angelucci perché è una persona umile e onesta”.
La Di Virgilio non risparmia frecciate soprattutto al settore della cultura e dello spettacolo di questi 5 anni: “Alle 19.30 scatta il coprifuoco in centro. San Salvo Marina e la cultura non possono essere solo distese di Folletti e arrosticini e birra tutto l’anno. C’è bisogno di idee nuove e noi le abbiamo”
Infine, l’intervento di Travaglini che ha posto l’accento al tessuto sociale della città e alla sua centralità nel territorio: “È una citta che deve tornare laboratorio per ricucire i pezzi di società, oggi regna il protagonismo dei singoli. C’è bisogno di ascoltare di più e parlare di meno e noi lo faremo. Ho deciso di metterci la faccia e anche il nome sul simbolo per sottolineare il mio appoggio al 100% per Angelo”.
Presenti in piazza i due dei fondatori di Ssd, Gabriele Marchese e Domenico Di Stefano, che molto probabilmente non saranno ricandidati [LEGGI]. Presente anche il consigliere Nicola Sannino (gruppo misto, ex IdV) che probabilmente alla fine deciderà di appoggiare questa coalizione.
Amministrazione uscente e rapporti con il Pd in primo piano nelle interviste ai nostri microfoni (interviste in basso). Angelucci apre nell’ipotesi del ballottaggio, la Di Virgilio: “Sono tesserata, ma qui c’è più ascolto”.