“Con le nuove tariffe della Tari (QUI l’articolo, ndr) a Lanciano assistiamo all’ennesimo paradosso: una famiglia di 5 persone che vive in un appartamento di 100 metri quadrati, in proporzione pagherà infatti più di una famiglia, con lo stesso numero di componenti, che abita in una casa dalla metratura doppia”. A denunciare la questione è ancora una volta Tonia Paolucci, capogruppo di Libertà in Azione in consiglio comunale, che già aveva segnalato il problema in sede di commissione.
“Purtroppo, ancora una volta – rimarca – l’amministrazione Pupillo ha fatto finta di non sentire, accampando giustificazioni che non hanno alcun appiglio giuridico. Fanno infatti riferimento a una norma nazionale, che però dice esattamente il contrario di quanto sostiene la maggioranza che governa il Comune di Lanciano: e cioè che non possono essere penalizzate le famiglie numerose che abitano in case di metratura ridotta“. Secondo la Paolucci la famiglia di 5 persone che vive in 100 metri quadrati, nel 2016 ha pagato 244 euro di Tari, mentre nel 2017 ne pagherà circa 260. Quella che abita nella casa di 200 metri quadrati, invece, vedrà ridotto l’esborso, dai 319 del 2016 ai 305 del 2017.
Le tariffe della Tari sono state al centro della seduta di ieri dell’assise civica, in cui la Paolucci ha sollevato anche un altro nodo. “E cioè la mancanza di un piano finanziario analitico depositato dal gestore del servizio – aggiunge – come prescritto dalla legge. Alla delibera che abbiamo discusso ieri, invece, era allegato uno schema sintetico per macro voci, da cui non si evince nulla. Appena pochi mesi fa la sezione di Latina del Tar ha annullato una delibera di questo tipo, proprio perché le voci finanziarie non erano specificate in modo approfondito. Non vorrei accadesse anche a Lanciano, dove già l’affidamento alla EcoLan è costellato di ricorsi”.