Aveva suscitato molto scalpore il racconto di Giuseppe Piccirilli relativo all’odissea vissuta dalla madre che, a causa di un infarto grave al miocardio, era dovuta arrivare a Teramo, in quanto Vasto non ha la Sala emodinamica e a Chieti avevano già inviato altri pazienti [LEGGI QUI]. Nel frattempo è scattata la raccolta firme per ottenere il prezioso strumento [LEGGI QUI], appoggiata anche a livello politico e il signor Piccirilli, come precedentemente annunciato, ha inviato una nota al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al Prefetto di Chieti. Inoltre è stato inviato un esposto al Procuratore di Vasto, il dottor Giampiero Di Florio.
“Penso a quante discussioni sull’eutanasia, – ha scritto Piccirilli alle più alte cariche dello Stato, ripercorrendo la triste vicenda – sul testamento biologico, agli scrupoli di coscienza dei cattolici, probabilmente l’argomento merita giustamente riflessioni approfondite, ma non capisco perché lasciate che muoia la gente che al contrario di chi vuole morire, alla morte non ci pensa proprio per niente, anzi vorrebbe essere tutelata, affinché quel momento arrivasse il più tardi possibile. Capisco che le risorse disponibili sono quelle che sono e quindi bisogna procedere alla razionalizzazione delle risorse, però mi rendo anche conto dei tanti scandali in cui sono coinvolti politici e imprenditori (in Abruzzo più di un governatore ne é rimasto coinvolto), direi quindi che forse qualcosa non funziona“.
Da qui la richiesta “al Ministro della Salute di vigilare ed eventualmente intervenire sulla gestione della politica regionale per quanto concerne la sanità e verificare l’operato della direzione sanitaria, di risolvere il prima possibile dell’ospedale di Vasto e di dotarlo di reparti di prima emergenza” e “al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio di utilizzare tutta la propria influenza per salvare vite umane, e al Prefetto di Chieti di intervenire al più presto, qualora lo ritenga opportuno, in qualità di rappresentante del Governo italiano”. Per quanto riguarda invece l’esposto in Procura, Piccirilli chiede “di indagare al fine di stabilire se esistono responsabilità a qualunque livello” sul caso illustrato [LEGGI QUI].
Infine un appello alla politica: “Rendo pubbliche queste mie missive come piccolo contributo e con l’unico scopo che le stesse siano utilizzate al solo fine di smuovere le coscienze e risolvere il problema. Vorrei che il tutto servisse solo ed unicamente alla soluzione del problema e ci tengo a precisare che sarei felice che la protesta non venisse cavalcata dalla politica. La politica deve risolvere il problema non trovarne giovamento a fini elettorali“.