Cosa serve e cosa bisogna fare per arrivare ad arbitrare dal campo in terra battuta di San Vito Chietino al “Santiago Bernabeu” di Madrid. Lo ha spiegato lunedì sera agli associati della sezione A.I.A. di Lanciano l’ex arbitro internazionale ed attuale designatore degli arbitri della serie B, Stefano Farina.
Giunto nel primo pomeriggio in città, l’illustre ospite è stato accolto nella sede di via Brescia dal presidente Alessandro Martelli, dai due vice presidenti Bruno Bellisario e Igor Yuri Paolucci, dal Commissario CAN Beach Soccer Marcello Caruso, dal Componente CRA Abruzzo Mirko Bisbano e dall’intero consiglio direttivo. Subito dopo, nella gremitissima sala grande in cui avevano preso posto gli arbitri, gli assistenti e gli osservatori frentani, nonché i componenti del CRA Abruzzo, i presidenti delle altre sezioni abruzzesi e numerosi colleghi a disposizione degli Organi Tecnici nazionali, ha avuto inizio l’attesa riunione tecnica. Che si è aperta con il saluto di Martelli e di Angelo Giancola, presidente degli arbitri abruzzesi.
Un breve filmato ha quindi riproposto, soprattutto ai più giovani, le tappe della carriera arbitrale e di quella dirigenziale di Farina, ed ha fatto da prologo al suo intervento. Partendo dalle difficoltà iniziali che incontra un ragazzo o una ragazza che intraprende l’attività arbitrale, l’ex internazionale, interagendo moltissimo con i colleghi presenti in sala, ha parlato della necessità di ricercare la perfezione, per poter fornire prestazioni eccellenti e sbagliare il meno possibile in ogni partita. Come? Attraverso lo studio costante ed approfondito del regolamento, la curiosità di voler conoscere in anticipo le tattiche di gioco delle squadre che si va ad arbitrare, mediante la conoscenza e la consapevolezza del proprio carattere per poter essere pronti a rispondere in modo adeguato nei momenti difficili della partita, la voglia di mettersi sempre in discussione e di accettare i consigli ed i suggerimenti che arrivano dai dirigenti sezionali e dai colleghi più esperti.
Una standing ovation ha salutato la conclusione dell’intervento di Farina, omaggiato con prodotti tipici locali. La serata è poi proseguita con una conviviale in un noto ristorante lancianese, occasione propizia per gli arbitri più giovani per un selfie con l’illustre collega.