Chiede che le vengano affidati i suoi due bambini. E’ la storia di una separazione burrascosa, quella che una giovane donna di Vasto, Antonella Grassi, sta vivendo in Egitto. Una vicenda di cui si sta interessando anche il Ministero degli Esteri. Un difficile divorzio dal marito egiziano, conosciuto un decennio fa in una vacanza, e una serie di peripezie giudiziarie e personali che ha raccontato a due professionisti che si occupano di casi del genere: Bruno Poli e l’avvocato Alessandro Righetti. Della vicenda si parla in un articolo di Arianna Iannotti per il quotidiano Il Centro.
Dieci anni fa. Lei va in vacanza a Hurghada, una delle località balneari più gettonate dell’Egitto e conosce lui, che viene in Italia a trovarla. La storia prosegue e sembra a lieto fine: i due si sposano e, dalla loro unione, nascono anche due figli. Ma, a un certo punto, i rapporti si incrinano.
“Alle continue richieste di soldi da parte di lui – si legge nell’articolo – il matrimonio inizia a traballare. I soldi servono per comprare un bar e due appartamenti. Tutti in Egitto e tutti intestati solo a lui. Quando lei smette di passargli il denaro, comincia il calvario. L’ultimo viaggio in Egitto, dalla famiglia di lui, segna il punto di non ritorno. Da quel viaggio, infatti, la donna non tornerà più in Italia con i suoi due bimbi piccoli. Il marito la costringe a salire sull’aereo da sola, mentre lui rimane in Egitto con i figli. Lei, costretta ad accettare l’imposizione, torna sì a casa, ma ben presto si riorganizza e risale su un altro aereo diretto ad Hurghada, nota località turistica egiziana dove vive la famiglia del marito e dove ha incontrato l’uomo dieci anni prima nella spensierata vacanza da ragazza. Qui affitta un appartamento per stare vicino ai figli e inizia la battaglia legale per ottenere il divorzio e la custodia dei bimbi. Viene persino accusata di adulterio: in Egitto è un reato punito con la reclusione. La donna si fa pure due giorni di carcere. Ma viene subito rimessa in libertà, perché le accuse (sostenute tramite una videocassetta in cui la protagonista dell’adulterio era pressoché irriconoscibile) non tengono alla prova dei fatti. L’uomo con cui avrebbe dovuto tradire il marito le manda pure una mail in cui dice che, essendo stato pagato, è disposto a ritrattare la deposizione contro di lei, se avesse ricevuto più soldi della prima offerta. La donna ovviamente porta il contenuto della mail davanti al giudice e riesce a chiudere la parentesi del carcere”.
Ma per lei le sofferenze e la battaglia legale non sono finite. Nei giorni scorsi una nuova udienza della causa di divorzio al Cairo, ma l’iter giudiziario pare ancora lungo, anche se stavolta la donna è riuscita a trascorrere almeno un’ora con i bambini.
“Abbiamo chiesto – ha detto Poli – un carabiniere almeno durante l’udienza per accompagnarla al palazzo di giustizia del Cairo e metterla al sicuro”. Anche i familiari della giovane donna chiedono alla Farnesina e alle autorità consolari italiane in Egitto l’assistenza di cui Antonella ha bisogno.